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Bergamo, truffa e ricettazione: 5 falsari in manette

27 ottobre 2017 | 09.18
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I finanzieri di Bergamo hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Federica Gaudino, nei confronti di cinque persone e il sequestro per equivalente di oltre 300.000 euro. L'operazione, coordinata dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio, è parte di un'attività che ha già portato all'arresto in flagranza di 11 persone dedite ad attività di riciclaggio, usura, truffa, appropriazione indebita, estorsione e contraffazione; 95 i denunciati per reati di falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L'inchiesta è nato dopo la denuncia di due correntisti di Poste Italiane che si erano visti svuotare il libretto con oltre 300.000 euro, i risparmi di una vita, grazie alla 'clonazione' del libretto postale e all’utilizzo di documenti contraffatti. L'indagine ha permesso di scoprire un'associazione per delinquere, con sede a Azzano San Paolo (Bergamo), dove i vertici dell’organizzazione disponevano di una stamperia professionale clandestina utilizzata per creare documenti d’identità contraffatti e a clonare carte di credito.

Attraverso intercettazioni telefoniche, pedinamenti e video, i militari hanno ricostruito i traffici illeciti: attraverso l’uso di documenti falsi, il gruppo noleggia auto e camper, li privava dei ricevitori gps, li trasferiva all’estero (Austria, Germania, Paesi dell’Est Europa), per poi rivenderli dopo averne falsificato targhe e libretti di circolazione. I proventi derivanti dalla vendita venivano depositati su conti esteri dai quali, periodicamente, alcuni 'corrieri' prelevavano denaro contante da riportare in Italia (questi ultimi sono stati arrestati in tre distinte occasioni, all’aeroporto di Milano Linate e a bordo di auto provenienti dalla Croazia e dalla Repubblica Slovacca). Sono stati ricostruiti oltre due milioni di euro di riciclaggio derivanti da queste operazioni.

Le indagini hanno condotto anche alla scoperta di diversi casi di estorsione ed usura con l’arresto in flagranza dell’estorsore e la denuncia di un soggetto dedito alla concessione di prestiti con tassi fino al 552%. Ma la banda era 'specializzata' anche nel favoreggiamento all’immigrazione clandestina: 60 le persone che, in virtù di false assunzioni, hanno ottenuto il rilascio del permesso di soggiorno. E' scattata anche la denuncia per ricettazione di banconote false e lingotti d’oro, da parte di un faccendiere dedito a truffe finanziarie con la complicità dell’amministratore di una concessionaria di moto.

Nel corso del servizio è stato individuato e arrestato anche un pregiudicato da tempo latitante. Complessivamente, l’attività investigativa ha portato a sgominare l’intera banda, al sequestro di 628.917 euro in titoli al portatore e 67.000 euro in contanti, quattro lingotti d’oro e uno d’argento, 250 carte di credito clonate, 14 orologi di lusso, cinque auto, 20 computer, numerosi campioni di banconote estere da contraffare, una pistola con matricola abrasa, oltre 130 proiettili, un sigillo di Stato contraffatto, un’ampia scorta di materiale necessario a produrre documenti e carte contraffatti e la stessa stamperia clandestina.

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