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Frosinone, spara alla compagna dopo lite su scappatelle

05 novembre 2017 | 11.45
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(FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
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Fermato con l'accusa di tentato omicidio, porto abusivo di arma clandestina e ricettazione. E' quanto accaduto nella notte quando i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sora (in provincia di Frosinone) e della Stazione di Alvito hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto (ex art. 384 C.P.) a carico di un 50enne, nato ad Alvito ma da tempo residente ad Avezzano (L'Aquila), con numerosi precedenti per lesioni, rissa, minacce, estorsione, danneggiamento, porto e detenzione abusivi di armi nonché bancarotta fraudolenta.

Erano quasi le 22 e l’uomo aveva cenato con la compagna, il fratello, la cognata e i due anziani genitori nella casa paterna ad Alvito. Al termine, i due fratelli e le rispettive compagne erano usciti all’aperto per fumare una sigaretta quando tra l'uomo e la compagna, una 33enne di origini lituane, è iniziata un’accesa discussione circa alcune presunte 'scappatelle' da parte di entrambi.

LO SPARO - A questo punto la ricostruzione si fa più nebulosa e le dichiarazioni rese meno precise: il dato certo è che l’uomo, in possesso di una pistola, l'ha impugnata rivolgendola verso la donna. La discussione si è accesa ancora di più e a quel punto è stato esploso un colpo. La donna colpita all’addome, ha iniziato a perdere sangue restando cosciente. Il fratello dell’uomo ha avvertito subito il 118, il cui personale è arrivato in pochi minuti; le condizioni della donna sono apparse subito molto gravi.

Ancora pochi minuti i militari sono giunti sul luogo del delitto senza trovare nessuno. Sono quindi le immediate ricerche, una decina di pattuglie, tra quelle già in circuito per monitorare il sabato sera e altre fatte uscire al momento, hanno iniziato a battere tutto il territorio circostante.

LA RICERCA - Intorno alle 24 la caccia all’uomo è terminata, con l'accusato rintracciato a pochi passi dalla Caserma: braccato stava verosimilmente andando a consegnarsi. Lo stesso, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica cal. 9 con matricola abrasa.

Intanto la donna in Ospedale è stata immediatamente sottoposta ad urgenti accertamenti e portata in sala operatoria. La situazione risulta grave ma l’équipe medica sarebbe riuscita a fermare l’emorragia e a trovare l’ogiva del proiettile nella parte bassa del bacino. La prognosi resta riservata e la 33enne resta in pericolo.

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