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Crac Banca Etruria: 2mila parti civili ammesse al processo

23 novembre 2017 | 13.58
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Sono circa oltre duemila le parti civili, tra ex obbligazionisti ed ex azionisti, ammesse nell'ambito del procedimento che ha riunificato i due filoni d'inchiesta sulla bancarotta di Banca Etruria. Lo ha disposto il Gup del Tribunale di Arezzo, Giampiero Borraccia, nel corso dell'udienza preliminare di stamani.

Ammessa anche la richiesta del liquidatore di Banca Etruria, Giuseppe Santoni, per i danni subiti dall'istituto di credito (quest'ultimo ha già dato il via all'azione di responsabilità in sede civile a Roma per una cifra complessiva superiore ai 500 milioni di euro).

Il giudice Borraccia ha invece escluso, come parti civili, i Comuni di Arezzo e Castiglion Fiorentino insieme alle associazioni dei consumatori e utenti, tra le quali la Federconsumatori.

Tra le parti civili ammesse, figurano 1531 ex obbligazionisti ed ex azionisti assistiti da Federconsumatori, 204 ex obbligazionisti ed ex azionisti assistiti da Confconsumatori, e circa 170 assistiti dall'avvocato Riziero Angeletti che rappresenta un comitato di ex azionisti ed ex obbligazionisti.

Secondo le difese dei 23 indagati accusati di bancarotta, le costituzioni di parte civile degli oltre 2.000 ex obbligazionisti ed ex azionisti erano da tenere fuori dal processo in quanto era stata presentata la richiesta del liquidatore Giuseppe Santoni, che di fatto avrebbe rappresentato tutti i creditori. Una posizione che non ha convinto il Gup, che invece ha ammesso tutti gli ex obbligazionisti ed ex azionisti per la richiesta di danni morali (per i danni patrimoniali si procederà in sede civile).

In programma per stamani c'era anche la requisitoria del pm Andrea Claudiani, che fa parte del pool di magistrati che indaga sul crac di Banca Etruria, che però non era presente a causa di un lutto familiare. Al suo posto è intervenuto il procuratore capo Roberto Rossi, che ha depositato il testo della requisitoria scritta, mettendola a disposizione delle parti. Poi sarà ancora Claudiani, alla prossima udienza, mercoledì 29 novembre, a concludere e aggiornare il suo intervento. Nella prossima udienza, alcuni difensori degli indagati potrebbero presentare anche un'eventuale richiesta di riti abbreviati.

Intanto il presidente di Federconsumatori di Arezzo, Pietro Ferrari, ha annunciato: "Come associazione siamo stati esclusi ma ripresenteremo richiesta durante la prossima udienza".

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