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'Siamo 150mila', a Roma donne sfilano contro violenza

25 novembre 2017 | 18.14
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'Siamo 150mila', a Roma donne sfilano contro violenza

"Siamo una marea, siamo almeno 150mila presenze". Sono i dati forniti dalle organizzatrici del corteo a Roma contro la violenza maschile sulle donne. Il corteo (Fotogallery) organizzato da 'Non una di meno', partito al grido 'Contro la violenza sulle donne noi abbiamo un piano, lottiamo', è arrivato a Santa Maria Maggiore.

"Uomini, dietro per una volta nella vita", scandiscono le tante donne alla testa del corteo. "Fascisti stupratori venite fuori adesso ve lo facciamo noi un bel processo", dicono le donne durante il tragitto. "Antifascista sempre: siamo marea e non ci fermeremo, non una di meno", un altro slogan.

"Donne ma anche uomini, siamo di nuovo qui per dire che le donne sono un soggetto di diritto. Tutte insieme possiamo riscrivere la storia in modo diverso. L'anno scorso in marcia c'erano 200mila persone", sintetizza lo spirito della manifestazione Lella Palladino presidente dell'associazione 'Donne in Rete contro la violenza'. "Siamo ancora all'anno zero sul riconoscimento dei diritti delle donne ma siamo una forza e uomini e donne insieme batteranno la violenza".

Dati alla mano, la presidente di Dire ricorda che nel 2016 i centri anti-violenza hanno accolto 20.351 donne di queste il 76% sono di provenienza italiana, mentre un 27% arrivano da altri paesi. Oggi si celebra la Giornata internazionale per dire no alla violenza sulle donne e la marea di uomini e donne che si sono dati appuntamento oggi a Roma dicono no alla violenza in tutte le lingue.

In corteo spuntano anche manifesti in cinese e in russo. Tra i più significativi, per citarne alcuni, 'La donna non è l'imputato'; 'Il modo in cui mi vesto non significa sì'; 'Non sono un panda non voglio essere protetta'. Ci sono anche messaggi sul pensionamento delle donne a 67 anni: 'Pensione a 67 anni = altra violenza su donne', recita un altro cartello. Alla manifestazione irrompe anche il caso del produttore cinematografico di Hollywood Weinstein: "Dopo Weinstein nulla sarà più come prima. Qualcosa di importante sta cambiando. Siamo la luna che muove le maree" scandisce Sara Rodriguez di 'Donne de la comune'".

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