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Tortura compagna disabile e incinta con cicche di sigaretta

01 dicembre 2017 | 19.37
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Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

La torturava con cicche di sigarette spente sulle braccia. I Carabinieri di Catania hanno arrestato un pregiudicato di 23 anni, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. L'arresto scaturisce in seguito alla denuncia presentata lo scorso ottobre dalla vittima, una ragazza disabile di 20 anni. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire minuziosamente il calvario della giovane,  fornendo al giudice un quadro probatorio inequivocabile che ha consentito l'arresto.

La ragazza aveva conosciuto il 23enne all’inizio del 2016 su Facebook, si era innamorata ed era andata a convivere con lui. L'uomo, però, oltre a farle perdere ogni contatto con la famiglia d'origine, dopo che la ragazza è rimasta incinta, l'avrebbe  sottoposta a ogni sorta di maltrattamento fisico. Secondo le indagini le avrebbe spento sulle braccia le sigarette e le avrebbe detto frasi del genere "se mi lasci ti toglieranno il bambino e non  lo rivedrai mai più".

Un comportamento che sarebbe sfociato addirittura nel sequestro di persona: per recarsi al lavoro la costringeva a rimanere in casa, chiusa a chiave e senza alcuna possibilità di lasciare l'abitazione. Anche i tentativi della famiglia d'origine di riprendersela in casa, per sottrarla alle malvagità del convivente, erano risultati vani poiché l’uomo in più di un occasione, con l'aiuto di altri soggetti pregiudicati, era andato a riprendersela minacciando gravi ritorsioni.

L'arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza. La donna e il figlioletto, di appena cinque mesi, sono stati affidati ad una struttura protetta della provincia etnea.

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