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Legale Dell'Utri: "Mai chiesta grazia"

09 dicembre 2017 | 14.28
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Marcello Dell'Utri "non ha mai chiesto la grazia, né credo abbia intenzione di farlo. E nessuna richiesta è stata avanzata dai legali". E' quanto precisa all'Adnkronos l'avvocato Alessandro De Federicis, legale dell'ex senatore. "Il dibattito sulla grazia -spiega- non nasce da lui ma da un movimento che si è creato spontaneamente e da iniziative politiche di chi pensa che la strada più opportuna da percorrere sia questa e chiede quindi un intervento del presidente Mattarella".

Al momento, apprende l'Adnkronos, non sarebbero infatti arrivate al Quirinale richieste relative alla grazia per Marcello Dell'Utri. "Noi pensiamo che si debba andare avanti in sede giudiziaria. Pende un ricorso davanti alla Corte di Strasburgo, c'è poi il ricorso in Cassazione. Se le sue condizioni di salute dovessero peggiorare ulteriormente, potrebbe eventualmente aprirsi la possibilità di una nuova istanza di detenzione domiciliare", prosegue De Federicis.

Dell'Utri "è sereno e determinato". Percepisce "come una forte ingiustizia" il rigetto dell'istanza di scarcerazione "e non capisce -rileva il legale- perché ad una persona debba essere preclusa la possibilità di curarsi adeguatamente. Ha intenzione di andare avanti, nonostante le sollecitazioni che gli giungono, con la decisione di rifiutare il vitto e le terapie".

LA LETTERA AL TEMPO - "Rispetto a una ventilata domanda di grazia non è quello che vorrei mai ottenere. Si faccia piuttosto domanda di giustizia, se possibile. La grazia mi arriverà piuttosto a scoppio ritardato dalla giustizia di Strasburgo". Così Marcello Dell'Utri in una lettera al direttore del Tempo, Gian Marco Chiocci, che sarà pubblicata domani dal quotidiano romano.

In un altro passaggio della lettera, in cui l'ex senatore di Forza Italia ringrazia Chiocci per la campagna portata avanti in suo favore dal giornale, Dell'Utri scrive: "Ho più fiducia nella giustizia complessivamente intesa che nella politica".

"DIMAGRITO E AMAREGGIATO" - "Ho incontrato per un'ora Marcello Dell’Utri. Conosco Marcello da 20 anni. Il mio apprendistato politico lo devo a persone come lui. E’ sereno anche se amareggiato per la sua vicenda carceraria". Lo racconta il senatore di Forza Italia Francesco Giro.

"Tre perizie mediche su quattro -sottolinea- hanno stabilito che le sue attuali condizioni di salute sono assolutamente incompatibili con il regime penitenziario. Persino la perizia disposta dal Pm, quella presentata dal suo collegio di avvocati e quella dei medici di Rebibbia. Ma il Tribunale di sorveglianza ha negato il beneficio dei domiciliari in base alla quarta e unica perizia negativa per Marcello quella (guarda un po’) presentata dal Tribunale di sorveglianza . Marcello a questo punto ha iniziato lo sciopero del vitto carcerario. Non mangia il cibo del carcere ma le pochissime cose che acquista per sè, fette biscottate qualche crackers, biscotti e della cioccolata. E acqua minerale".

"Comunque rispetto ad un paio di mesi fa l’ho visto dimagrito e sopratutto insofferente. L’unico sollievo sono gli studi universitari: dopo l’esame di storia contemporanea sta preparando quello di antropologia culturale sui manuali di Ugo Fabietti e di Schulz-Lavenda aiutato da un dottore di ricerca in sociologia anch’egli detenuto per scontare una pena pesantissima per omicidio, reato del quale si professa innocente. Questo è’il nuovo mondo di Marcello che lui vive con dignità e formidabile intensità. Un mondo durissimo ma anche pieno di risvolti inattesi di umanità".

"Persone -racconta ancora Giro- con reati gravi e condanne pesanti che cercano di condurre una vita dignitosa in carcere. Marcello mi ripete sempre 'il carcere Francesco è orribile', ma poi apprendo di tutti i suoi sforzi per alleviarne le sofferenze. Del detenuto dottore di ricerca per esempio sta cercando di far pubblicare presso un editore un saggio già stampato in passato da ri-editare. Marcello è questo: un uomo ferito ma indomito".

"Parla volentieri di politica. 'Se Berlusconi porta Forza Italia al 20 per cento è un risultato straordinario. Solo un leader come lui può realizzare imprese simili. Ma con questa nuova legge elettorale è difficile che ci siano maggioranze stabili e comunque suggerisco al centrodestra di presentarsi con un programma preciso e unitario per evitare in caso di vittoria incomprensioni. Ma bisogna trovare un’idea forte e nuova intorno alla quale far ruotare tutto il resto, le nostre ricette tradizionali. Gli elettori vanno riconquistati'. Queste alcune battute di Dell’Utri".

"Tornando alla sua vicenda, non vuol sentir parlare di 'grazia'. Non la vuole e comunque la rifiuterebbe. 'Io non sono un uomo da graziare. Io sono un uomo da liberare almeno per curarsi', questo -conclude Giro- mi ha ripetuto mentre lo abbracciavo forte e salutandomi mi ha regalato una caramella Pomo A. Mussini: 'questa Francesco è una caramella classica emiliana cotta al fuoco come si faceva una volta'. Io l’ho stretta in mano mentre il viso di Marcello spariva dietro una porta che si chiudeva".

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