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Strage di Brescia, estradato Tramonte

19 dicembre 2017 | 10.50
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Strage di Brescia, estradato Tramonte

Rientra oggi in Italia, all'aeroporto di Fiumicino, Maurizio Tramonte, 65 anni, ricercato a livello internazionale per i reati di strage e omicidio plurimo volontario, come autore materiale della strage di Piazza della Loggia a Brescia, avvenuta il 28 maggio 1974.

Tramonte è stato rintracciato a Fatima (Portogallo) grazie all’attento lavoro degli uomini dello Scip-Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, insieme agli omologhi portoghesi con il contributo investigativo del Ros di Brescia.

Appena giunto a Fiumicino scortato dagli Agenti dello Scip, verranno espletate le formalità dell’arresto presso l’Ufficio di Polizia di frontiera aerea e sarà portato nel carcere di competenza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Tramonte era stato condannato all'ergastolo insieme con Carlo Maria Maggi dalla Corte d'assise d'appello di Milano, con sentenza emessa il 22 luglio 2015, alla quale si erano appellate le difese ricorrendo in Cassazione. In particolare, dalle indagini condotte dal Ros dei Carabinieri coordinati dalla Procura di Brescia, era emerso il ruolo organizzativo e di direzione dell’attentato di Maggi mentre Tramonte, oltre ad aver partecipato alle riunioni organizzative, aveva, secondo quanto da lui stesso dichiarato, offerto anche la propria disponibilità a collocare personalmente l’ordigno.

Il 20 giugno 2017 la Corte di Cassazione aveva rigettato il ricorso di Tramonte e Maggi. Ma mentre Maggi era stato arrestato a Venezia e trattenuto presso la sua abitazione in regime di sospensione della pena per le precarie condizioni di salute, Tramonte era stato localizzato, sempre su indicazione dei Carabinieri del Ros, in Portogallo e arrestato a Fatima dalla locale Policia Judiciaria.

Infatti, dalle attività di indagine era emerso che Tramonte era andato in auto in Francia già nei giorni precedenti la pronuncia della Cassazione. Poi, sempre in auto, aveva attraversato la Francia e la Spagna ed era arrivato in Portogallo, dove, al momento dell’arresto, stava visitando il Santuario della Madonna di Fatima. Da allora è stato trattenuto presso un carcere in Portogallo. I suoi ricorsi contro l’autorizzazione all’estradizione sono stati tutti respinti.

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