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Il giallo

Sofiya, gli scenari possibili

27 dicembre 2017 | 14.12
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Sofiya, gli scenari possibili

Sofiya è stata ritrovata cadavere la vigilia di Natale. Il suo corpo, sfigurato dagli animali selvatici, è stato notato da un gruppo di cacciatori, tra i rovi. Era in un burrone sotto un tratto di strada, riporta la Tribuna di Treviso, che da Romano D'Ezzelino porta a Cima Grappa. Della bellissima ucraina di 43 anni dalla complicata vita sentimentale si erano perse le tracce dal 15 novembre. Tre uomini - il convivente Pascal da 16 anni, l'amante storico e un nuovo amore - ne avevano denunciato la scomparsa dai carabinieri. Dieci giorni dopo, Pascal si è tolto la vita.

Le cause della morte. Difficile capire quali siano le cause della morte prima dell'autopsia, fissata per domani. Le verifiche sul corpo daranno anche la certezza sulla identità, anche se i dubbi sono pochi. C'è attesa, inoltre, per i risultati dei dati, emersi dall'analisi dei computer, telefonini e hard-disk, oltre alle analisi sui reperti biologici, ritrovati nella sua villetta di Cornuda nel trevigiano.

La posizione del corpo. Rimasta per più di un mese in una sorta di discarica a cielo aperto, esposta agli agenti atmosferici, era in posizione fetale. Un particolare che, fa notare la Tribuna di Treviso, potrebbe far pensare che sia stata gettata lì ancora viva e si sia rannicchiata per tentare di proteggersi dal freddo. A poca distanza su un tornante c'è uno slargo su cui potersi fermare con l'auto. E' possibile, quindi, che qualcuno abbia buttato il cadavere da lì. Se fosse sarebbe caduto proprio nel punto in cui è stato ritrovato.

Gli uomini di Sofiya. Per anni la donna aveva vissuto due storie in parallelo. Dal 2009 quella con un geologo emiliano di 70 anni che, scrive la Tribuna di Treviso, le aveva anticipato i soldi per la casa, dove viveva con il suo compagno Pascal, che sapeva dell'amante. Un equilibrio difficile, spezzato in poco meno di un mese dall'incontro con un medico trevigiano. Una storia importante per cui la donna avrebbe anche potuto anche lasciare gli altri due. Sofiya gli avrebbe chiesto di venire nella sua abitazione a prendere per alcune misurazioni tecniche, presentandogli Pascal come "suo cugino".

Gli scenari. Gelosia, amore e denaro. La prima ipotesi, che salta agli occhi, è quella dell'omicidio-suicidio, ma in questa storia terribile, da romanzo giallo, entrano altri possibili personaggi. Pascal, prima di uccidersi, ha detto ai carabinieri, rivela la Tribuna di Treviso, che Sofiya il 15 novembre avrebbe dovuto incontrare due persone. Sarebbero esperti di investimenti, ma c'è da chiedersi se questi individui esistono davvero. C'è poi un'ultima possibilità ancora più incredibile. Qualcuno potrebbe aver ucciso non solo Sofiya, ma potrebbe anche essere responsabile anche della morte di Pascal.

L'auto. La sua vettura è stata ritrovata in un parcheggio a Maser a circa 3 chilometri da casa sua. Non si sa però chi sia stato a portarla lì e quando.

La vicina. A rendere il mistero più fitto anche la testimonianza a 'Chi l'ha visto?' di una signora, che abita lì vicino alla villetta di Cornuda. Avrebbe notato chiazze d'acqua come se qualcuno avesse pulito gli ambienti in profondità pochi giorni prima del suicidio di Pascal.

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