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Come in 'Taxi driver': la foto del 15enne fermato per l'aggressione ad Arturo

29 dicembre 2017 | 13.07
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(foto da Facebook)
(foto da Facebook)

La pistola stretta in pugno e lo sguardo fisso in camera, quasi a voler mimare il personaggio di un film gangster. O come Robert De Niro in una scena cult di 'Taxi driver'. E poi ancora, in un'altra istantanea eccolo con lo sguardo basso mentre fa il gesto di caricare l'arma. Scorrendo il profilo Facebook del 15enne fermato in seguito al ferimento di Arturo, il 17enne preso a coltellate in via Foria, Napoli, lo scorso 18 dicembre, si resta sbalorditi. Soprattutto perché le foto di armi, tirapugni, tatuaggi e pose da duro che spuntano sul suo profilo sono spesso intervallate da feste di compleanno, scatti in spiaggia e sorrisi strappati tra gli amici di sempre. La vita di ogni ragazzino della sua età, si direbbe.

E invece l'album fotografico del 15enne fermato la mattina del 24 dicembre dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli restituisce un'immagine distante anni luce da quella di un adolescente qualunque. A maggior ragione se si pensa che le foto con la pistola e il tirapugni appeso al collo sono datate 2015, quando il ragazzo aveva appena 13 anni. Nei giorni scorsi, durante l'interrogatorio di garanzia, il minorenne, sospettato dagli inquirenti di aver fatto da palo, ha respinto ogni accusa. Assistito dal suo avvocato, ha spiegato che nel pomeriggio del 18 dicembre non era in via Foria ma a casa.

Il giovane appartiene a una famiglia di incensurati e frequenta il liceo e resta l'unico fermato finora nell'ambito delle indagini sull'accoltellamento del giovane Arturo, ricoverato all'ospedale San Giovanni Bosco e fuori pericolo. La vittima ha raccontato agli investigatori di essere stato aggredito da quattro ragazzi molto giovani che, dopo avergli chiesto l'ora, lo hanno invitato a seguirli aggredendolo dopo il suo rifiuto.

Due di loro lo hanno ripetutamente colpito con dei coltelli, mentre gli altri due fungevano da palo. Intanto, proseguono le indagini per identificare i componenti della baby gang, tra i quali sarebbe presente anche un giovanissimo, forse 12enne. La polizia di Stato ha diffuso le immagini degli impianti di videosorveglianza pubblica e privata dell'area al fine di raccogliere da eventuali testimoni informazioni utili allo sviluppo delle indagini. Al momento l'unica testimonianza è quella di un commerciante che, dal suo negozio, ha assistito ad alcune fasi dell'aggressione.

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