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Lo schianto, le fiamme, la morte

03 gennaio 2018 | 07.48
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Una famiglia distrutta in un inferno di fiamme. Sei le vittime in totale della tragedia avvenuta ieri pomeriggio lungo l'autostrada A21 Torino-Brescia, all'altezza di Manerbio, quando un camion ha tamponato un'auto ferma per un precedente incidente facendola impattare con un'autocisterna, che ha poi preso fuoco (VIDEO).

A morire nel terribile schianto, l'uomo alla guida del tir e una intera famiglia che viaggiava su un'auto con targa francese di cinque persone, fra cui due bambini. Uno scenario terribile, che ha reso complicato il lavoro dei soccorritori che tra fumo e fiamme hanno provato a salvare, senza riuscirci, le vittime travolte dall'incendio. Fatale l'impatto fra il tir e l'autocisterna - che trasportava liquidi infiammabili - che ha innescato l'esplosione. L'esatta dinamica dell'incidente mortale è al centro di un sopralluogo delle forze dell'ordine.

Intanto è stato identificato il conducente del camion mentre gli investigatori italiani stanno lavorando con l'ambasciata francese per l'identificazione della famiglia rimasta vittima dell'incidente. Tramite il numero di telaio sono risaliti all'intestatario del veicolo, mentre per le altre vittime è stato prelevato il dna.

"Terribile, ma non ci sono colpe di Stato. Né delle autostrade che gestiscono il tratto interessato". E' il Viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, a spiegarlo a "La Repubblica".

"Ieri all'ora di pranzo si è verificato un rallentamento, dovuto a un incidente accaduto due ore prima. In quel tratto l'autostrada non aveva, secondo le prime informazioni raccolte, lavori in corso, né restringimenti" aggiunge Nencini.

"Quel mezzo poteva stare in autostrada. Il 2 gennaio non era un giorno da bollino rosso. Lo era stato, dalle ore 9 alle 22, il primo gennaio, lo sarà negli stessi orari il 6 gennaio: niente mezzi oltre sette tonnellate e mezzo. Ieri, però, l'autocisterna poteva stare su strada" aggiunge il Viceministro.

"C'è stata grande paura. Il cavalcavia è rimasto danneggiato, era completamente avvolto dalle fiamme" spiega il sindaco di Poncarale Antonio Zampedri all'AdnKronos, parlando dell'incidente.

"La polizia sta indagando per chiarire le cause - dice il sindaco - le vetture erano tutte incolonnate a cause dell'incidente tra due camion e un auto avvenuto qualche ora prima. Questo rende lo scontro ancora più surreale, perché non è avvenuto in velocità". Dopo l'impatto l'autocisterna ha preso fuoco e si è creata una nube di fumo nera che ha avvolto il cavalcavia vicino all'uscita. "L'incendio è stato spento quasi subito grazie all'intervento dei vigili del fuoco - spiega Zampedri - ma la nube nera è rimasta per ore".

L'autostrada è stata riaperta stamattina, ma ci sono da valutare l'entità del danno subito dal cavalcavia. "È stato avvolto dalle fiamme che venivano dalla strada sottostante e sicuramente ha subito dei danni. Bisogna vedere quanto gravi" dice il primo cittadino di Poncarale. Sullo stesso tratto ieri altri due incidenti, ma "non è un tratto più pericoloso di altri, è una autostrada a tre corsie come ce ne sono tante. È stata una calamità, difficile da spiegare razionalmente. Aspettiamo di conoscere l'esito delle indagini" conclude Zampedri.

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