I quadri esposti a Palazzo Ducale di Genova nel marzo scorso nell'ambito di una mostra di Modigliani erano tutti falsi, tranne uno. E' questo il risultato della perizia ordinata dalla Procura di Genova - e depositata nelle ultime ore in tribunale dal perito Isabella Quattrocchi - nell'ambito dell'indagine condotta dal procuratore aggiunto del capoluogo ligure Paolo D'Ovidio con il pm Michele Stagno, insieme ai carabinieri, che aveva portato nel luglio scorso al sequestro di 21 opere esposte e a tre indagati.
Tutto era nato dai dubbi sull'autenticità sollevati da un collezionista d'arte toscano, Carlo Pepi, e dalle dichiarazioni di uno studioso d'arte, Marc Restellini, che aveva segnalato il caso alle autorità.
LA PERIZIA - Secondo il contenuto degli approfondimenti eseguiti nell'ambito della perizia le tele sono tutte risultate false, tranne uno dei disegni sequestrati, sia per quanto riguarda il tratto che nel pigmento mentre le cornici proverrebbero da Paesi dell’est Europa e dagli Usa.
Palazzo Ducale, che aveva ospitato la mostra, si dichiara parte fortemente lesa. In attesa di "ulteriori verifiche, sarà poi il consiglio direttivo in caso di conferma a decidere quali iniziative intraprendere in sede legale".
Le opere esposte a Genova provenivano da alcuni musei italiani ed europei, oltre che da collezioni private, e il risultato della perizia si inquadra tra gli atti di approfondimento investigativo, uno dei passi decisivi che hanno confermato i dubbi legati all'autenticità.
Le indagini proseguono per capire in che modo siano state raccolte le opere e come siano confluite sulla mostra di Genova, per individuare le figure che hanno lavorato in questa situazione, anche in attesa delle risultanze delle rogatorie, anche all'estero, di cui si sono avvalsi gli inquirenti.