Uno studio commerciale di Milano che forniva ai propri clienti un pacchetto 'all inclusive' per evadere il fisco attraverso società off shore è finito nel mirino della Guardia di Finanza di Brescia che, dall'alba, sta dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone. Al centro dell'indagine c'è una maxi frode fiscale per cui sono in corso perquisizioni e sequestri di beni per oltre 180 milioni di euro. Gli arresti, eseguiti da 120 finanzieri, sono in varie province della Lombardia tra cui Brescia, Bergamo, Parma, Varese e Lodi.
Delle 25 custodie cautelari, l'arresto ha riguardato 17 persone, di cui otto in carcere e nove ai domiciliari. Gli altri hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. La frode all'erario, spiega poi una nota della gdf, ammonta a quasi 1,4 mld.
Le indagini della gdf, iniziate nel 2015, hanno permesso di dimostrare una serie di "reiterate condotte fraudolente" da parte di uno studio di consulenza tributaria e del lavoro di Milano, i cui consulenti hanno fornito ai propri clienti una vera e propria assistenza frodatoria fiscale e previdenziale. Con tanto di notaio, domiciliazione fittizia in un virtual office individuato a Milano, prestanome, tenuta ed aggiornamento della contabilità, fino alla presentazione dei falsi modelli di versamento F24.
Delle 176 società clienti dello studio di consulenza, i cui veri amministratori sono quasi tutti bresciani, principalmente dell’area di Palazzolo, Orzinuovi, Castrezzato, Rovato, Chiari e della bergamasca, 132 sono risultate fittiziamente domiciliate e 164 hanno annotato fatture false, illecite compensazioni e nascosto la contabilità aziendale.