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Caserta

"No alla violenza sulle donne", gli ultimi messaggi di Anna

23 gennaio 2018 | 17.12
LETTURA: 3 minuti

Il post di Anna su Facebook
Il post di Anna su Facebook

"No alla violenza sulle donne". E' stato questo uno degli ultimi messaggi affidati a Facebook da Anna Carusone, moglie di Davide Mango, il 47enne che ieri a Bellona (Caserta) ha ucciso la donna e si è suicidato dopo aver tenuto per ore sotto scacco le forze dell'ordine ferendo lievemente 4 persone, tra cui il capitano della stazione dei Carabinieri di Vitulazio, a colpi di fucile esplosi dal balcone della sua abitazione.

Una situazione familiare di forte conflittualità che, secondo gli investigatori, era presente da tempo in casa e che potrebbe essere la causa principale di quanto avvenuto ieri. Ha rischiato la vita anche la figlia 14enne dei due, riuscita a fuggire dall'abitazione e a mettersi in salvo giusto in tempo, prima che la follia omicida del padre prendesse il sopravvento su tutto e tutti. E risuona oggi come una richiesta mancata di aiuto quella della donna che, a novembre scorso, su Facebook aveva aggiunto il messaggio "No alla violenza sulle donne" a una foto che la ritraeva sorridente nei pressi di una spiaggia.

Gli investigatori spiegano che da Anna non è mai arrivata nessuna denuncia: "Questa Procura - dicono - non è mai stata investita delle vicissitudini afferenti i due coniugi e dell'eventuale conflittualità esistente fra i medesimi. La tragicità degli eventi - dichiara inoltre il procuratore Maria Antonietta Troncone, che lancia un appello - impone ancora una volta di ribadire che, a fronte di eventuali situazioni di conflittualità, venga operata una denunzia da parte delle donne interessate, onde consentire l'emersione di situazioni di violenza domestica e far sì che vi possa essere il pronto intervento delle forze dell'ordine, dei servizi sociali operanti sul territorio e dell'autorità giudiziaria".

"Solo l'emersione di tali fenomeni e l'intervento delle forze dell'ordine e della magistratura - sottolinea Troncone - possano consentire che eventi del genere, per quanto possibile, vengano scongiurati nel futuro",

Fondamentale per le indagini ora sarà il contributo della figlia 14enne della vittima, oggi ancora sotto choc e che sarà ascoltata dagli inquirenti nei prossimi giorni.

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