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“Cara Nadia, i malati non sono fighi”

22 febbraio 2018 | 12.15
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Nadia Toffa (Foto da Facebook)
Nadia Toffa (Foto da Facebook)

Non tutti hanno apprezzato le parole con cui Nadia Toffa ha raccontato in tv la sua malattia. "Siamo dei fighi pazzeschi", ha detto la conduttrice delle 'Iene', parlando di chi come lei combatte contro il cancro. Parole coraggiose secondo molti ma che a qualcuno sono sembrate stonate. "Beata te cara Nadia... che vivi su un altro pianeta, un pianeta dove avere il cancro fa sentire fighi", scrive Catia, una business manager di Perugia, in un lungo post su Facebook, rilanciato oggi da 'Corriere.it'. Un post, diventato virale, che in pochi giorni ha superato le 90mila condivisioni.

"Beata te cara Nadia Toffa - si legge nel messaggio - che in due mesi hai scoperto di avere un tumore, hai fatto l'intervento, chemio e radio, sei già al lavoro e ti dichiari guarita (????) Sai, qui, nel mondo di noi comuni mortali, ci sono persone che in due mesi non riescono neanche ad avere una diagnosi". "Qui, nel nostro mondo - continua -, i medici ci avvisano del fatto che il Protocollo Ufficiale, può funzionare .... ma può anche ucciderci. Qui, curarsi, è un terno al lotto".

Per Catia realmente "figo" è chi assiste un malato oncologico. "Sono quelli - scrive nel post - che devono mantenere il sorriso, ogni giorno mentre corrono da un ospedale all'altro in cerca di risposte. Sono quelli che piangono di nascosto". "Le persone fighe - continua -, sono quelle che provano un senso di impotenza devastante, ma si comportano da supereroi. Le persone fighe, sono quelle che tengono per mano, per una notte intera la persona amata, sapendo bene che quella potrebbe essere l'ultima notte".

E ancora: "Le persone fighe sono quelle che restano lì per prendersi l'ultimo respiro, nonostante sappiano che quell'ultimo respiro non permetterà più loro, in seguito, di respirare con naturalezza. I malati no, cara Nadia, loro - sottolinea - non sono fighi e non credo neanche si sentano fighi. Sono solo persone - conclude - che vorrebbero essere trattate dai medici come tali e non come semplici casi da inserire nelle loro maledettissime statistiche".

Parole quelle di Catia in cui molti si sono riconosciuti. "Ho pensato la stessa cosa", si legge in uno dei commenti. "Ho le lacrime, ti abbraccio, non aggiungo altro hai detto tutto tu", scrive un altro utente. Nessuno mette in dubbio che l'intenzione di Nadia Toffa fosse quella di infondere coraggio a chi sta combattendo la sua stessa battaglia. "Sicuramente - si legge in un commento - voleva dare un segnale positivo". Ma c'è chi sottolinea come le parole di Catia siano "maledettamente vere". "Parole sante", scrive qualcuno. Parole che in ogni caso sono un pugno allo stomaco.

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