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Uccide il marito a colpi di roncola

28 febbraio 2018 | 07.58
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Foto di repertorio(Fotogramma)
Foto di repertorio(Fotogramma)

Non gli hanno lasciato scampo quei colpi di roncola alla testa. Rocco Cutrì, 71 anni, sarebbe stato aggredito dalla moglie Maria Giuseppina mentre stava dormendo e le ferite erano così gravi che è deceduto prima dell’arrivo dei sanitari allertati dal figlio. I carabinieri hanno arrestato la 63enne, originaria e domiciliata a Castellace di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, dove è avvenuto l'omicidio.

Secondo quanto ricostruito attraverso le indagini, concentrate sulle ultime ore della vittima, l’uomo avrebbe trascorso la giornata a casa con la moglie che, verosimilmente per rancori e dissapori maturati negli anni a seguito della morte del figlio Domenico, ucciso nel 2008 a Sinopoli dopo una lite per futili motivi, avrebbe aggredito il marito nel primo pomeriggio, mentre questo dormiva, colpendolo alla testa con una roncola.

La vittima, nota ai carabinieri per la vicinanza alla cosca 'Alvaro-Violi-Macrì', era il suocero di Carmine Alvaro detto 'u cuvertuni', affiliato di spicco del gruppo criminale, il cui spessore criminale è emerso da indagini iniziate sin dagli anni ‘80 con l’indagine 'Prima', tanto da scontare la condanna per associazione di tipo mafioso in regime detentivo '41-bis'.

La roncola verosimilmente utilizzata per colpire a morte Cutrì, sporca di sangue e compatibile con le ferite rilevate sul cadavere, è stata rinvenuta dai militari nel giardino di una casa disabitata vicina all’abitazione dei coniugi.

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