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"Crepa, maiale": rabbia contro l'assassino di Lauretta

19 marzo 2018 | 15.57
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Laura Petrolito (foto da Facebook)
Laura Petrolito (foto da Facebook)

"Pezzo di mer..., spero che fai na fine...tagliato a pezzettini e buttato nei maiali, bastardo" scrive Antonio. "In caserma. Dopo tutti in caserma vi voglio - incalza - Lo dobbiamo linciare a sto cesso". E ancora: "Lurido bastardo, devi morire come un maiale" gli fa eco Salvo. "Lo devono squarciare vivo" tuona Angela. Sono commenti carichi d'odio quelli piovuti sui social nei confronti di Paolo Cugno, il giovane che ha confessato di avere ucciso a coltellate la compagna Laura Petrolito, di Canicattini Bagni, Siracusa.

Decine gli utenti che su Facebook si sono lasciati andare a insulti, minacce e improperi. Una violenza verbale inaudita che non trova pace. "La legge sarebbe: buttatelo fuori dalla caserma così, come un pasto per mille cani - scrive ancora Antonio -. Questa è legge". "Devi morire - commenta qualcun altro - ti butterei io dentro un pozzo". Noemi osserva: "Hai tolto la vita a una ragazza che nella sua vita aveva sempre sofferto, non meritava una fine così...chi dirà ai suoi bambini che sua mamma non c'è più perché un malato demente figlio di put... l'ha ammazzata e gettata in un pozzo come se fosse un sacchetto di spazzatura? Fai schifo! Non avrai più pace, questo lo sai?"

E mentre la gogna social va avanti, Cugno è stato trasferito dalla caserma dei Carabinieri al carcere, dove è rinchiuso con l'accusa di omicidio. Nel cuore della notte una folla inferocita si è radunata fuori dalla caserma per urlargli contro il proprio disprezzo: "Sei un assassino!", "Devi marcire in carcere" hanno urlato. "Hai ammazzato una ragazza, maledetto".

Dopo un lungo interrogatorio, nella tarda serata di ieri, Cugno ha confessato di avere accoltellato la sua compagna dopo l'ennesima lite e di avere poi gettato il suo corpo in un pozzo artesiano nella campagna di famiglia. Il giovane ha raccontato agli inquirenti quanto accaduto nella serata di sabato. Avrebbe detto ai Carabinieri di avere agito in un "raptus di gelosia".

Secondo il medico legale Francesco Coco, che ha eseguito la prima ispezione cadaverica, l'uomo avrebbe inferto alla compagna "almeno 6 coltellate", al collo e al petto, e avrebbe poi cercato di nascondere il corpo. Agli inquirenti, ieri sera, avrebbe svelato anche il luogo in cui ha nascosto l'arma.

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