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Mariam uccisa per uno scambio di persona?

20 marzo 2018 | 14.02
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Mariam Moustafa con la sorella Mallak  (foto da Facebook)
Mariam Moustafa con la sorella Mallak (foto da Facebook)

Potrebbe essere stata vittima di uno scambio di persona Mariam Moustafa, la 18enne italiana morta dopo un'aggressione da parte di un branco di bulle a Nottingham. Secondo quanto raccontato dalla sorella 15enne Mallak al 'Sun', ad agosto lei e Mariam sarebbero state prese di mira dal gruppo di ragazze in un parco vicino casa. "Non sapevo chi fossero, non erano della nostra scuola - ha spiegato Mallak al tabloid britannico - ci hanno attaccate perché dicevano che le stavamo fissando e ci hanno colpite entrambe".

Nel febbraio scorso, mentre sta camminando in Parliament Street, a Nottingham, Mariam si imbatte nelle stesse ragazzine incontrare quel giorno d'estate. "Erano dieci di loro - ha raccontato Mallak -. Mariam le riconobbe dopo il primo attacco. Provò a scappare ma loro iniziarono a urlare e la inseguirono. Una volta raggiunta, le chiesero se ci fosse lei dietro al profilo Instagram chiamato 'Black Rose'". Mariam disse che avevano sbagliato persona.

"Replicarono dicendole che era una bugiarda e iniziarono a picchiarla" ha aggiunto Mallak. Mariam allora salì su un autobus, cercando di sfuggire alle grinfie della gang, ma venne inseguita a bordo del mezzo e aggredita di nuovo. Le immagini di sicurezza dell'autobus, che mostrano cosa è successo nei momenti successivi, sono state consegnate alla polizia.

A Roma intanto si attendono i risultati dell'autopsia disposta dalle autorità inglesi per capire cosa abbia provocato la morte della 18enne. La Procura capitolina da parte sua invierà in Inghilterra, tramite i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo, i referti e la documentazione medica acquisiti ieri all'ospedale romano Bambino Gesù in merito all'intervento chirurgico al cuore subito anni fa dalla giovane.

L'inchiesta aperta a piazzale Clodio dai pm Sergio Colaiocco e Tiziana Cugini al momento ipotizza il reato di omicidio preterintenzionale aggravato dal movente razziale ma quando si farà luce sulle cause della morte l'accusa potrebbe cambiare.

Nel caso in cui Mariam fosse morta per negligenze da parte dei medici del Queen's medical center infatti, la Procura di Roma potrebbe procedere contro chi ha partecipato al pestaggio per il reato di lesioni personali. Se dall'autopsia invece dovesse emergere che la ragazza italiana è morta per le botte allora l'accusa resterebbe la stessa.

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