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Pisa

Per anni adesca ragazzini e li violenta, orco in manette

22 marzo 2018 | 15.46
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Per anni ha abusato e violentato ragazzini, in particolare rom e nordafricani, con il miraggio di fare di loro degli assi del calcio. Facendo allettanti promesse, scatenando i sogni di baby calciatori, che vivevano in povertà e spesso senza genitori, un pensionato cercava le sue vittime negli ambienti delle squadre giovanili del Pisano. Grazie alle terribili testimonianze di quattro giovani da lui abusati, che hanno avuto il coraggio di denunciare i soprusi e le violenze, oggi un uomo di 75 anni, P.C., residente a Pisa, è finito in carcere.

Gli agenti della squadra mobile della questura di Pisa hanno dato esecuzione, questa mattina, a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa del Gip del Tribunale di Pisa, Giulio Cesare Cipoletta.

L'anziano è ritenuto responsabile di aver compiuto ripetuti atti sessuali e violenze sessuali nei confronti di quattro giovani che all'epoca dei fatti erano quasi tutti tredicenni.

L'attività investigativa era già nata nell'ambito di un procedimento penale della Procura di Pisa per i reati di violenza sessuale e prostituzione minorile, avviato da una denuncia resa da un giovane cittadino marocchino per fatti avvenuti quando era ancora minorenne; denuncia che è apparsa "oltremodo fondata sulla base delle risultanze investigative".

Nel corso delle indagini si è verificato un altro drammatico evento: il 21 dicembre scorso due giovani 19enni, che avevano casualmente scoperto di condividere la terribile esperienza di aver subito abusi sessuali da parte dell'indagato, con un gesto inconsulto avevano deciso di vendicarsi incendiando l'autovettura del 75enne, che per anni era stata il 'teatro' delle violenze sessuali.

Purtroppo da questo gesto è derivata la tragica morte di uno dei due 19enni, investito dal treno in corsa mentre fuggiva a pochi metri dal luogo dell'incendio.

Quest'ultima tragedia ha indirizzato le indagini in maniera serrata ed ha consentito di acquisire non solo prove per i reati avvenuti in passato, ma di individuare alcune vittime attuali della "spregevole condotta dell'indagato, in particolare minori di etnia rom e nordafricana".

L'uomo, da tempo gravitante negli ambienti delle squadre giovanili di calcio locali, avvicinava le giovanissime vittime, millantando di avere contatti influenti con squadre di calcio di serie A e carpendo la loro fiducia di fatto li soggiogava ai suoi voleri sessuali.

"È apparso evidente", hanno sottolineato gli investigatori, come l'indagato individuasse, quali vittime, minori che non erano sotto il diretto controllo delle famiglie, di cui "agevolmente riuscisse ad ottenere la fiducia, facendo leva sui sogni e le aspirazioni di una carriera calcistica, in tal modo isolandoli".

I minori erano "accomunati da caratteristiche sociali ed economiche come il disagio, l'emarginazione e il bisogno di denari", e l'indagato li spingeva "a sopportare riprovevoli condotte di abuso, prospettando loro un futuro nel mondo del calcio" e comunque nell'attesa li accontentava anche solo con qualche sigaretta, un gelato o pochi euro.

Nel corso di una conferenza stampa nella sede della Procura della Repubblica di Pisa, il procuratore capo Alessandro Crini e il dirigente della squadra mobile pisana, il vice questore Rita Sverdigliozzi, hanno rivolto un appello ai cittadini affinché segnalino alle forze dell'ordine eventuali "episodi similari di cui fossero a conoscenza, a qualsiasi titolo, essendo le parti offese soggetti minorenni e per tali motivi non inclini a confidare simili esperienze negative".

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