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2 giugno, Palazzo Lascaris festeggia con Mozart e Haydn

04 giugno 2018 | 09.45
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Le note dell'Inno d'Italia, un lungo applauso all'indirizzo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella definito dal presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, "custode affettuoso e inflessibile della Costituzione", e poi le musiche di Hummel, Mozart e Haydn per il concerto che Palazzo Lascaris ha offerto sera al Conservatorio 'Giuseppe Verdi' di Torino per celebrare la Festa della Repubblica a cui hanno partecipato, insieme alla cittadinanza, autorità civili e militari.

Dopo i saluti del presidente del Conservatorio, Valentino Castellani, che ha ricordato come "ci sono momenti particolari in cui è importante rimanere attaccati ai valori delle nostre istituzioni, ha preso la parola Nino Boeti che ha richiamato la solennità del 2 e i valori della Costituzione.

"La nostra Costituzione affonda le sue radici nei venti mesi di lotta di Liberazione nei quali il nostro Paese riscattò l'orgoglio e la libertà per tutti - ha detto il presidente dell'assemblea legislativa piemontese - il 1946 fu un anno grande e terribile: le bombe avevano smesso di cadere ma il pane continuava a scarseggiare, si potevano vedere i film americani ma a Torino cinquantamila persone erano senza un tetto e anche l'acquisto della matite copiative per il referendum che costavano 15 lire l'una era stato un problema".

"Quel giorno non si votò solo per la Repubblica, si voto' anche per scegliere l'Assemblea costituente e per la prima volta votarono anche le donne", ha proseguito Boeti ricordando che "dal lavoro di quell'Assemblea costituente nacque nel 1947 quel grande contratto sociale che è la Costituzione repubblicana. Nel 1946 l'Italia ha ancora le ossa rotte le ma diventa il Paese di tutti - ha concluso - un Paese disponibile ed amico". Ad eseguire la performance musicale l’orchestra degli studenti del Conservatorio che, guidata dalla bacchetta di Giuseppe Ratti, si è esibita in alcune celebri pagine musicali a cavallo tra Settecento e Ottocento, di tre compositori che vissero in prima persona il periodo della Rivoluzione francese.

In particolare, sono stati eseguiti due celebri concerti solistici, il Concerto in mi bemolle maggiore di Johann Nepomuk Hummel con Mattia Gallo come tromba solista e il Concerto in re maggiore KV314 di Wolfgang Amadeus Mozart con Niccolo’ Susanna come flauto solista. A chiudere la serata, la Sinfonia n. 104 ‘London’ Hob. I:104 di Franz Joseph Haydn.

"E stato per noi un onore poter organizzare questo concerto con i nostri studenti - ha sottolineato all'Adnkronos il vicedirettore del Conservatorio, Carlo Voghera - la nostra attività è incentrata sugli studenti, la scuola vive grazie a loro e al loro entusiasmo. I giovani, quindi, rappresentano una speranza per il futuro e, soprattutto, un'energia positiva che è per noi un continuo rinnovarsi attraverso la musica e credo sia un messaggio straordinario per l'Italia e per l'Europa", ha concluso.

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