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Roma, arriva pedaggio?

07 giugno 2018 | 11.21
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Dopo Londra e Milano, anche a Roma potrebbe arrivare presto la 'Congestion Charge', una sorta di pedaggio per auto e mezzi privati che prevede il pagamento di una tariffa per entrare in centro città. La proposta di delibera, discussa ieri in Campidoglio, porta la firma di Enrico Stefàno, presidente della commissione capitolina Mobilità. L'obiettivo? Ridurre il traffico all'interno dell'area compresa tra Ztl e anello ferroviario e incentivare la mobilità green.

"Insieme a Roma Servizi per la Mobilità, alla polizia locale, ad Atac e al dipartimento Mobilità abbiamo discusso della proposta di introduzione di una cosiddetta 'Congestion Charge', ovvero di un sistema di tariffazione per l'ingresso nel centro della città - ha scritto Stefàno su Facebook -. La questione è fare un salto in avanti con le politiche della mobilità, ripartendo la quota modale a favore del trasporto pubblico e condiviso, e agganciare il modello proposto da altri capitali europee, come ad esempio Londra, o da altre città italiane, come Milano".

L'area interessata dalla 'Congestion Charge', ha annunciato Stefàno, sarebbe di circa 30 km quadrati e coinciderebbe con quella dell'attuale Ztl 'Anello ferroviario-VAM', che conta circa 500 mila residenti e un flusso di 430 mila autovetture. Il ricavato del pedaggio andrebbe reinvestito sul trasporto pubblico. La misura prevede agevolazioni per i residenti, per i veicoli meno inquinanti (come quelli elettrici o ibridi), per i veicoli con più di tre occupanti ed eventualmente un numero limitato di accessi gratis per tutti.

Un lavoro che si annuncia "complesso e articolato", come ha rimarcato Stefàno "ma allo stesso tempo sfidante, che non ha eguali al mondo per estensione dell'area e per numero di soggetti coinvolti" e che ha già sollevato le prime critiche. "Siamo contrarissimi - ha detto all'Adnkronos Valter Giammaria, presidente di Confesercenti -. Non è più possibile andare avanti così, stanno uccidendo le imprese, i negozi del centro storico".

"Non si comprende che è in atto nella Capitale una crisi economica enorme - ha spiegato Giammaria - il centro storico non è un'area d'elite, Roma è la capitale mondiale per cultura, religione, turismo e il 35% delle imprese romane risiedono nel centro storico se lo chiudono, se prolungano la chiusura dei varchi e se istituiscono anche il pedaggio ma chi lo frequenterà più".

"La sindaca Raggi dovrebbe fermare tutto questo - ha concluso Giammaria - e dovrebbe ascoltare le associazioni dei commercianti: i loro problemi e le loro idee. Non si può proprio andare avanti così e per questo mi appello a tutti i partiti politici in consiglio comunale perché facciano qualcosa, agiscano per la salvaguardia dei commercianti, perché il 'commercio di vicinato' non sparisca".

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