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Nave con oltre 900 migranti verso Catania

12 giugno 2018 | 11.08
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Immagine di repertorio (Afp) - AFP
Immagine di repertorio (Afp) - AFP

E' stimato per domani mattina l'arrivo a Catania della nave 'Diciotti' della Guardia Costeria, con 937 migranti a bordo e due cadaveri. L'approdo era previsto per stasera, ma la nave, per il gran numero di persone a bordo e a causa delle non buone condizioni meteo, ha dovuto ridurre per precauzione la velocità di crociera.

Intanto, si va chiarendo la questione dei 629 migranti a bordo dell'Aquarius, che saranno portati in Spagna da due navi italiane, una della Marina militare e una della Guardia Costiera (la Dattilo). La notizia è arrivata questa mattina: "Il porto sicuro è Valencia - ha annunciato su Twitter la ong Sos Mediterranee -. I rifornimenti sono a bordo. I team sono sollevati che si inizi a trovare una soluzione sebbene il risultato sia un prolungamento del tempo in mare non necessario per i naufraghi e una riduzione dei mezzi di soccorso".

La nave Aquarius, fa sapere la Guardia Costiera, "attualmente si trova in acque internazionali tra la Sicilia e l'isola di Malta con 629 migranti a bordo. La nave, costantemente in contatto con il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo della Guardia Costiera di Roma (IMRCC), è monitorata dalle motovedette della Guardia Costiera con personale sanitario a bordo, pronto a fornire assistenza sanitaria in caso di necessità".

Nella mattinata di oggi, Aquarius è stata rifornita di viveri e generi di prima necessità. E nelle prossime ore, parte dei migranti a bordo saranno trasferiti sulla Dattilo e sulla nave della Marina militare, "allo scopo di consentire il trasferimento delle tre unità verso le coste spagnole, nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo".

Sulla nave Dattilo della Guardia Costiera sarà presente personale medico del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta e personale Unicef a supporto dei minori. Il tempo di navigazione stimato è di 4 giorni. "Per garantire assistenza immediata in caso di emergenze di carattere sanitario durante il trasferimento, sono stati allertati - viene sottolineato - i Comandi territoriali della Guardia Costiera, nonché i Centri di coordinamento Sar dei Paesi nelle cui acque di responsabilità transiteranno le tre unità".

Da tre giorni ormai, i 629 naufraghi a bordo - tra cui 11 undici bambini e 7 donne in gravidanza - sono in attesa di approdare in un porto sicuro. Stamattina Alessandro Porro, a bordo dell'Aquarius, aveva spiegato ad Agorà che "le condizioni meteo nei prossimi giorni vanno a deteriorarsi per cui non potremo affrontare questo trasporto con tutte le persone a bordo. La soluzione che è stata individuata da Roma è di affidare 500 dei nostri soccorsi alla nave Dattilo della Guardia Costiera e a una nave della Marina di cui non sappiamo ancora l'identificativo".

"Dal nostro punto di vista questo non è l'uso migliore e razionale delle risorse Sar - ha aggiunto Porro - perché in un momento in cui tutte queste imbarcazioni che dovrebbero fare soccorso in un posto in cui la gente muore, sono in realtà impegnate in un trasferimento lungo, che richiede giorni, questo inficia la capacità di soccorso e quindi ci dispiace pensare che questa situazione comporterà degli altri morti".

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