Una caduta in scooter e la vita di Noemi, stella romana del nuoto sincronizzato, finisce a vent'anni. Ora, dalle pagine del Messaggero la mamma della sportiva, Cinzia Carrozza, punta il dito contro l'incuria del manto stradale: "la mia bambina", dice piangendo davanti all'Ospedale Grassi di Ostia dove la figlia è deceduta in seguito all'incidente, "è morta per colpa della strada. L'hanno vista sbandare dopo aver preso le radici della Colombo. Ha perso il controllo della moto ed è finita contro l'albero. Andava piano, mi hanno detto che non superava i sessanta all'ora".
Una testimonianza straziante, quella raccolta ieri dal quotidiano romano, che riporta anche la versione di uno dei testimoni che ha assistito all'incidente mortale: "Andava a velocità moderata, indossava il casco e aveva entrambe le mani sul manubrio. Poi all'improvviso - spiega - la moto ha iniziato a sbandare e ha perso il controllo, la ragazza ha tentato di riprendere la direzione corretta ma non riusciva a rimettersi in carreggiata: ci deve essere stato qualcosa che l'ha mandata fuori strada e mi auguro che la verità venga fuori. Non si può morire così a 20 anni".