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"Mi è morta tra le braccia", parla il fidanzato di Chiara

18 luglio 2018 | 10.31
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(Foto da Facebook)
(Foto da Facebook)

Nicola è distrutto dal dolore. La fidanzata Chiara Ribechini è morta domenica scorsa per una reazione allergica dopo aver cenato in un ristorante. "Stava malissimo. Abbiamo capito subito che non c'era un minuto da perdere. Dopo aver chiamato il 118, ho guidato a tutta velocità per andare incontro all'ambulanza. Volevamo accelerare i tempi, arrivare quanto prima in ospedale" ha confidato Nicola Gabriellini a suo padre, come riferisce oggi 'La Nazione'. Il giovane ha raccontato che quando ha visto Chiara che respirava sempre peggio si è fermato lungo la strada. "Le ho aperto la bocca, ho provato a tirarle fuori la lingua per non farla soffocare. È stato tutto inutile. Babbo - ha detto Nicola - mi è morta tra le braccia".

L'INCHIESTA - Il giovane ha spiegato che quella sera avevano deciso di mangiare nel solito agriturismo "per stare tranquilli, perché proprietari e staff ormai sono nostri amici e conoscono alla perfezione l'allergia al latte e alle uova di Chiara". Dopo cena però, Chiara ha avuto una grave crisi respiratoria. Quando è stata colta dal malore, la ragazza ha immediatamente utilizzato il kit che portava sempre con sé per le emergenze. Gli amici hanno chiamato il 118 ma i soccorsi sono stati inutili. Chiara è morta poco dopo. Sulla tragedia il pm di turno della Procura di Pisa ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. La cucina del ristorante è stata sequestrata dai carabinieri di Pontedera e la salma trasportata presso l'istituto di medicina di Pisa, dove è stata effettuata l'autopsia.

L'AUTOPSIA - A causare la morte della 24enne è stato uno choc anafilattico dovuto a una forte reazione allergica: è questo l'esito dell'autopsia eseguita dal medico legale, Marco Di Paolo. Resta da individuare, con analisi chimico-alimentari che verranno effettuate nelle prossime ore, l'allergene che ha ucciso la giovane. La giovane era allergica ai latte e ai suoi derivati e alle uova e non era la prima volta che cenava nel ristorante dell'agriturismo. I carabinieri hanno sequestrato il kit di farmaci salvavita, che la ragazza si portava sempre dietro, oltre a materie prime e residui alimentari nella cucina del ristorante e anche campioni del vomito provocato dalla reazione.

"Nicola è distrutto - ha spiegato il padre del ragazzo a 'La Nazione -. È una tragedia troppo grande da sopportare per tutti noi. Lui sta cercando di stare vicino alla famiglia di Chiara. Non ci sono parole per descrivere questo dolore". Il 29 luglio Chiara avrebbe compiuto 24 anni. Per festeggiare i due avevano organizzato una vacanza e sarebbero dovuti partiti ieri. "Il Portogallo ci aspettava - ha detto Nicola -. L'avevamo scelto tra tante mete e ne eravamo felicissimi".

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