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"A morte i froci", famiglia aggredita al Lazio Pride

18 luglio 2018 | 15.26
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(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA

"Il Lazio Pride di sabato scorso, dove hanno partecipato oltre 20mila persone, ha visto anche alcune forme di aggressione". La denuncia viene da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e tra gli organizzatori del Lazio Pride, che ha ricevuto sulla propria pagina Facebook un messaggio di minacce con la foto di un cappio. Autore del messaggio è un profilo ora cancellato, probabilmente un fake.

"Purtroppo alla fine del Pride di Ostia - dichiara Marrazzo - una famiglia che aveva partecipato con la propria figlia lesbica di soli 15 anni è stata avvicinata da un gruppo che l'ha aggredita verbalmente gridando continue offese per diversi minuti e poi anche 'viva i fasci, viva Mussolini, a morte tutti i froci!'. Ad assistere all'aggressione anche il figlio di un'altra famiglia presente, di soli 10 anni, che è rimasto spaventato e traumatizzato per diverse ore, che ha pianto per diverse ore".

"Una bellissima giornata che ha visto oltre 20mila persone per i diritti delle persone Lesbiche, Gay e Trans ad Ostia - continua Marrazzo - ci mostra quanto lavoro dobbiamo ancora fare per abbattere il pregiudizio e violenze. Personalmente procederò a fare denuncia, sperando che questa volta le forze dell'ordine risalgano all'autore. Inoltre, do la mia solidarietà e sostegno alla famiglia, che ha ricevuto la vile aggressione. Li incontrerò a breve per capire come sostenerli. Mi spiace molto per il piccolo che a soli 10 anni ha dovuto assistere a una scena così brutta e mi auguro che tutte le forze politiche esprimano solidarietà alla famiglia. Ci sono purtroppo anche altri episodi di aggressioni verbali che ci sono stati riferiti e su cui cercheremo di fare chiarezza. Ostia ha dimostrato di essere contro le mafie e contro l'omofobia e questi episodi non ci fermeranno nella lotta per la parità dei diritti".

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