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Moncalieri

Aggredita Daisy Osakue, l'azzurra: "E' razzismo"

30 luglio 2018 | 12.23
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Daisy Osakue (Foto di Fidal Ardelean/Fidal)
Daisy Osakue (Foto di Fidal Ardelean/Fidal)

La campionessa italiana under 23 di lancio del disco, Daisy Osakue, 22enne, nata in Italia da genitori nigeriani, è stata aggredita in strada a Moncalieri. La giovane atleta è stata colpita al volto da uova lanciate da un'auto in corsa mentre stava attraversando la strada. Subito soccorsa da un gruppo di persone, è stata trasportata all’Ospedale Oftalmico di Torino dove le è stata riscontrata una lesione della cornea sinistra. Dovrà essere operata per rimuovere un frammento di guscio d'uovo. La lesione potrebbe mettere a rischio la partecipazione dell'azzurra alla rassegna continentale di atletica leggera al via il 6 agosto a Berlino.

L'atleta non ha dubbi sul movente dell'aggressione. "E' razzismo" dice ai microfoni di 'Sky Tg24'. "E' una zona dove ci sono prostitute di colore, a mio avviso - spiega - credevano fossi una di loro".

"Se non fossi stata io ma un'altra ragazza, e se non avessero usato uova ma una pietra? Quando ci renderemo conto che la situazione è inaccettabile?" si chiede la giovane. Sono in corso accertamenti per identificare gli occupanti della macchina: dalle prime verifiche, compiute dai militari che indagano sull'episodio, l'azione non sarebbe riconducibile a discriminazione razziale. La stessa auto, si apprende ancora dagli investigatori, era già stata segnalata nei giorni scorsi, sempre a Moncalieri, per aver lanciato le uova contro i passanti.

Episodi analoghi a quello che ha visto protagonista l'atleta si sarebbero verificati in altre due occasioni, il primo nella notte tra il 14 e il 15 luglio sempre a Moncalieri, dove un pensionato ha segnalato il lancio di uova contro la sua abitazione; il secondo, appena qualche giorno fa, il 25 luglio intorno alle 23:30 quando tre donne, mentre uscivano da un ristorante di Moncalieri, sarebbero state colpite al braccio da uova lanciate da un'auto in corsa che, secondo gli investigatori, potrebbe essere la stessa dell'aggressione all'atleta.

CONTE - Il premier Giuseppe Conte ha intanto telefonato, dalla capitale Usa dove si trova per l'incontro con Donald Trump, a Daisy Osakue per assicurarsi delle sue condizioni ed esprimerle vicinanza. "E' un episodio inqualificabile" ma che "non sembrerebbe di matrice razzista" ha poi detto il premier a Washington, parlando con i giornalisti in ambasciata. Conte ha comunque assicurato che "il governo non abbasserà la guardia" rispetto a episodi che invece si presentassero come a sfondo razziale.

"No alla psicosi che dove c'è una persona nera c'è razzismo. Noi non coltiviamo l'odio e io lo contrasterò con tutte le mie forze" ha detto il premier a Washington. E, rispondendo a chi gli chiedeva della mancata solidarietà del ministro degli Interni Matteo Salvini a Daisy, ha detto: "Chi pensa che Salvini sia razzista, sbaglia di grosso".

Intanto, raggiunto telefonicamente dall'AdnKronos, mentre si trovava con la figlia dai carabinieri per chiarire quanto accaduto, Iredia Osakue, papà di Daisy, si dice "molto addolorato". Ma "per fortuna mia figlia - spiega - ora sta bene, ma non mi che potesse accadere una cosa simile". "Siamo arrivati in Italia dalla Nigeria - racconta - oltre una ventina di anni fa, mia figlia è nata in Italia, e non ci era mai successa una cosa simile. Certo qualche aggressione verbale qualche volta c'è stata, ma come si dice - aggiunge in latino - 'verba volant', alle parole non bisogna dare troppo peso per questo non ho ci ho mai fatto troppo caso".

Per il presidente della Fidal Alfio Giomi, "speriamo possa essere in gara ma in ogni caso sarà con noi a Berlino". Daisy "è una ragazza forte, ha già il morale altissimo ed è concentrata sui prossimi campionati europei". Tra due giorni, spiega all'Adnkronos, "avrà il check-up dal quale si capirà se potrà, come tutti ci auguriamo, gareggiare e dimostrare le sue grandi qualità".

"E' stata un'aggressione vigliacca da parte di questi ragazzi che sono subito scappati - aggiunge il numero uno dell'atletica italiana -. Si tratta della peggiore gioventù: è davvero preoccupante, non c'è dubbio che nel nostro Paese ci sia un clima dal quale dobbiamo uscire al più presto, che non c'era in passato. E' un momento storico difficile".

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