"Un colpo di sonno dell'autista dell'autocisterna o un momento di distrazione, ma è ancora troppo presto per dirlo con certezza". Così il procuratore di Bologna Giuseppe Amato, ai microfoni del Giornale Radio Rai, ricostruisce le possibili cause dell'incidente di Borgo Panigale. Un "dato importante - spiega - è la registrazione delle immagini dell'incidente, dove si vede il tamponamento dell'autocisterna, l'incendio e poi la successiva esplosione".
Amato esclude, al momento, la responsabilità di altri: "Mi pare che ci sia un evidente nesso di casualità immediato - ha detto - per cui l'implosione del ponte non è correlata ad un possibile difetto di costruzione, con un mal governo da parte del responsabile, è conseguenza immediata di un evento di devastanti proporzioni quale è quello che si è realizzato".
"Non abbiamo ritenuto di fare nessun tipo di sequestro - spiega ancora Amato - con l'intenzione già oggi di consentire alla società Autostrade di ripristinare la circolazione in quel tratto di strada". Il procuratore di Bologna, infine, ha confermato che, sulla vicenda, è stato aperto un "fascicolo a carico di ignoti dove si ipotizza il disastro colposo e, ovviamente ,il reato di omicidio, lesioni colpose stradali plurime".