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"Zingari, avete rotto i co...", annuncio choc sul treno

08 agosto 2018 | 11.36
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Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i coglioni". È questo il messaggio che sarebbe stato lanciato attraverso gli altoparlanti di bordo sul regionale '2653', il treno delle 12.20 da Milano per Cremona e Mantova. Secondo quanto riporta 'La Provincia di Cremona', di fronte all'annuncio discriminatorio è scoppiata la 'bufera'. Alcuni dei viaggiatori che si trovavano a bordo del treno hanno segnalato il caso sui social e via mail a Trenord ha aperto un'inchiesta interna.

Sarebbe stata individuata la dipendente (la voce era di una donna) che ha lanciato l'inconsueto avviso vocale e che ora rischia un provvedimento, dalla sospensione fino al possibile licenziamento. "Ringraziamo il cliente per la pronta segnalazione - scriveva ieri Trenord in una nota -. Quanto riportato è grave e inqualificabile. Abbiamo prontamente avviato inchiesta interna ad esito della quale adotteremo i provvedimenti necessari".

Tra i passeggeri che hanno raccontato quanto accaduto sui social c'è Raffaele Ariano che in un post pubblicato su Facebook ha spiegato: "Trenord Milano-Mantova delle 12.20, martedì 7 agosto, ore 12.50 circa. Dagli altoparlanti, un'operatrice Trenord (il capotreno? il controllore? non posso dirlo con certezza) proclama: "I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori (sic). [...] E agli zingari (sic): scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i cogl... [sic]". A parte lo stupore per la solerzia con cui la gente si sta accodando a questa nuova Italia gialloverde, vi chiedo: secondo voi si può fare qualcosa? C'è qualche ente/associazione a cui abbia senso denunciare la cosa? Sono abbastanza convinto che questo comportamento sia sanzionabile. Il controllore di un treno, ad esempio, è un pubblico ufficiale". L'uomo, dopo la denuncia, ha ricevuto sui social diversi messaggi di insulti e minacce.

Intervistato da Radio Popolare, Ariano ha poi rivolto al ministro dell'Interno Salvini una domanda: "Cosa pensa di fare contro questo clima di odio?". Nessun pentimento per la denuncia, che serve a "portare alla luce un clima diffuso". "Questi insulti che mischiano razzismo e minacce personali - evidenzia - sono una chiara espressione del clima d’odio e di intolleranza e di violenza, oltre che della totale banalizzazione e semplificazione del dibattito politico a cui assistiamo quotidianamente, sia tramite i social network sia a causa del modo in cui Lega Nord e M5S hanno impostato la loro comunicazione politica. Questa è una mia analisi personale".

"Quello che invece posso dire da cittadino che non fa analisi, ma che dà voce alla sua personale situazione di disagio - aggiunge -, è chiedere a Matteo Salvini, che è il ministro dell’Interno di questo Paese, che cosa ritiene di poter e dover fare per arginare e rispondere al clima d’odio che si esprime anche in una frase razzista come quella di ieri".

"Lui ha già detto che non gli interessa, ma forse gli interesseranno le minacce che un cittadino italiano, cioè il sottoscritto, sta ricevendo da centinaia di persone oggi - dice ancora Ariano -. Minacce che, sono certo, provengono dagli elettori del suo partito e anche dai 5Stelle. Ma in ogni caso chiedo a Matteo Salvini come reagisce e come risponde al clima d’odio che emerge con chiarezza dagli insulti e dalle minacce che io sto ricevendo. E sappia che la mia bacheca rimarrà aperta, quel post continuerà ad essere visibile".

SALVINI - "Invece di preoccuparsi per le aggressioni a passeggeri, controllori e capitreno, qualcuno si preoccupa dei messaggi contro i molestatori. Viaggiare sicuri è una priorità!". Questo il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini in un tweet riferendosi all'annuncio sul Trenord 2653.

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