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Chi era Rita Borsellino

15 agosto 2018 | 18.09
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Dopo la morte del fratello Paolo, era diventata una testimonial nella lotta alla mafia. Rita Borsellino, scomparsa oggi a Palermo, dopo la strage di via D'Amelio, il 19 luglio 1992, aveva iniziato a girare per le scuole per parlare ai giovani dea figura del giudice ucciso da Cosa nostra.

Farmacista, sposata, tre figli, Rita Borsellino divenne nel 1995 vicepresidente di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, di cui è stata nominata presidente onoraria nel 2005. Carica che ha ricoperto fino a quando, nell'inverno dello stesso anno, si era candidata alla presidenza della Regione Siciliana.

Dal 1994 assieme all'ARCI Sicilia e in seguito con la collaborazione di Libera contribuisce all'ideazione e alla crescita dell'iniziativa “La Carovana Antimafie”, un'esperienza ormai di carattere internazionale che mira a “portare per tutte le strade” l'esperienza di un'antimafia propositiva che vuole incidere positivamente sulla realtà economica, sociale, amministrativa dei luoghi che attraversa stringendo intrecci solidali ed etici tra i cittadini, le istituzioni e le diverse realtà della società civile organizzata presenti sui territori. Rita Borsellino è stata anche parlamentare europea.

L'ultima uscita pubblica risale allo scorso 18 luglio, alla vigilia del 26esimo anniversario della strage di via D'Amelio. Visibilmente stanca e molto affaticata, Rita Borsellino, nonostante fosse costretta sulla sedia a rotelle, voleva essere presente, come ha fatto negli ultimi 25 anni. ''La memoria è vita che si coltiva ogni giorno'', aveva detto in quell'occasione.

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