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Ponte Morandi

"Per crollo possibili concause"

19 agosto 2018 | 19.04
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Il crollo del viadotto del ponte Morandi potrebbe essere stato determinato da "una serie di concause", non soltanto dalla rottura di uno strallo. Lo ha spiegato Roberto Ferrazza, presidente della Commissione ispettiva del Mit, dopo il sopralluogo sulle macerie del ponte, oggi a Genova. La dinamica "non è ancora del tutto chiara - ha aggiunto Ferrazza - Non è chiaro quale sia stato l'innesco ma il ponte non è caduto nella sua proiezione: prima si è storto, poi è caduto".

"Bisognerà lavorare ancora sul posizionamento e ribaltamento delle macerie - ha concluso - considerando che c'è stata una rottura che ha provocato un movimento della struttura non equilibrato". Intanto arriva il via libera per le verifiche propedeutiche alla messa in sicurezza delle parti del ponte Morandi rimaste in piedi: ad effettuarle saranno i tecnici di Autostrade con i consulenti della procura.  

ASCOLTATI I TESTIMONI - Sono poco meno di una decina i primi testimoni del crollo, ascoltati in queste ore dalla squadra mobile di Genova nell'ambito dell'indagine sul disastro. Ad essere sentite sono state alcune persone che si trovavano lungo il torrente Polcevera e che potrebbero fornire indicazioni 'visive' che potrebbero rivelarsi utili per integrare la ricostruzione degli eventi, affidata ai periti dei pm. In particolare sarebbero tre le testimonianze più interessanti, che raccontano da punti di vista diversi la tragedia. Oggetto delle testimonianze, tra cui una prima fornita da una donna che si trovava nella zona dell'Ikea, a poche centinaia di metri dal luogo del crollo, e una seconda fornita da un'ex infermiera, sono le differenti percezioni riguardo all'evento e alla caduta del viadotto e al 'ruolo' degli stralli - i tiranti del ponte - al momento del disastro.

PRIME 15 CASE A SFOLLATI - "Domani consegneremo, insieme al sindaco di Genova Marco Bucci, i primi 15 appartamenti agli sfollati del crollo del ponte Morandi. Si tratta di alloggi di proprietà della Regione e del Comune" ha detto all'Adnkronos il governatore della Liguria, Giovanni Toti, fiducioso sui tempi: ''Riteniamo che nel giro di 4-5 settimane, a partire da oggi, l'emergenza abitativa di tutte le famiglie sfollate sarà risolta".

POLEMICHE - Intanto non si placa la polemica politica. "Nel 2008 Matteo Salvini votò a favore del cosiddetto 'Salva Benetton', che diede al gruppo le concessioni molto vantaggiose per Autostrade" scrive su Twitter la deputata del Pd Debora Serracchiani, allegando lo screenshot dell'elenco dei voti, tra cui si legge il nome di Matteo Salvini e accanto 'favorevole'. "Salvini governava con Berlusconi, ora non se lo ricorda più? Meglio rinfrescargli la memoria" conclude Serracchiani.

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