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Terremoto

"In Italia 93mila scosse in 2 anni"

28 agosto 2018 | 16.06
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Immagine di repertorio. Foto Adnkronos
Immagine di repertorio. Foto Adnkronos

Con 93.000 scosse in 2 anni, i geologi rilanciano il tema della prevenzione e della sicurezza delle scuole e degli edifici strategici e propongono un piano nazionale educativo di prevenzione civile con istituzione di licei ad indirizzo geofisico-vulcanologico e geologico-ambientale. L'occasione oggi, nel corso della conferenza stampa 'Rischio sismico e dissesto idrogeologico: quali inadempienze, quali criticità, quali soluzioni', tenutasi al palazzo della Provincia di Campobasso.

"Il nostro Paese -ha detto Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale dei geologi- a differenza degli altri è geologicamente giovane, soggetto a tutti i georischi, sismico, idrogeologico e vulcanico. Mitigazione del rischio e prevenzione dovrebbero essere al centro dell'agenda di governo, invece siamo qui a ripetere le stesse parole dopo ogni tragedia".

"Dobbiamo garantire -ha sottolineato- la messa in sicurezza del nostro Paese: non possiamo avere un territorio sicuro se non sappiamo cosa abbiamo sotto i nostri piedi". Sul completamento della Carta geologica d'Italia (il cosiddetto progetto Carg avviato nel 1988 e mai portato a termine), Peduto ha ricordato come "non sia stato realizzato neanche il 50% della mappatura geologica e come tutte le regioni italiane siano in ritardo sulla microzonazione sismica, introdotta con il decreto Abruzzo dopo il sisma del 2009 poiché ritenuta indispensabile per una corretta ricostruzione e per l’utilizzo in sicurezza del territorio". "Parlare di messa in sicurezza -ha affermato- del territorio, senza conoscere né cosa c’è sotto i nostri piedi né il suo comportamento, è come voler costruire una casa partendo dal tetto e non dalle fondamenta".

Riferendosi al fascicolo del fabbricato, ha aggiunto: "Mi piace paragonarlo a un libretto pediatrico di un bambino in cui annotare malattie, cure e ricadute. Dobbiamo diffondere conoscenza e consapevolezza dei rischi perché un cittadino deve sapere se la casa in cui vive, se il posto in cui lavora o la scuola che frequenta il proprio figlio non sono luoghi sicuri in caso di terremoti. Ricordiamo che in Italia ci sono tra il 20 e il 50% delle vittime per comportamenti errati duranti i terremoti".

"Non capiamo -ha ribadito Giancarlo De Lisio, presidente dell’Ordine dei geologi del Molise- come sia possibile che delle opere strategiche, come le scuole di Campobasso, siano state progettate senza un adeguato studio geologico del sottosuolo. L’aspetto geologico deve tornare al centro della progettazione e il geologo deve essere coinvolto nella progettazione. Quello che chiediamo come Ordine dei geologi del Molise è una maggior presenza dei geologi nella pubblica amministrazione per garantire una maggior sicurezza del territorio. Poi, ci sono i piani di protezione comunali che spesso si scoprono solo dopo le emergenze perché non vengono mai fatte esercitazioni".

Domenico Angelone, tesoriere Cng e past president dell’Ordine dei geologi del Molise, ha ricordato come nella Regione Molise il 100% dei comuni sia a rischio idrogeologico. "Nonostante il rischio sismico molto elevato in Molise -ha rimarcato- sono solo tre i geologi presenti nella pianta organica e uno solo per la provincia di Campobasso. Chiediamo un intervento nelle scuole a partire dall’infanzia, mediante un piano nazionale educativo di prevenzione civile che parta dal Miur".

"A tal proposito, porteremo al ministro dell’Istruzione Bussetti la proposta di istituire dei percorsi liceali ad indirizzo geofisico-vulcanologico e/o geologico-ambientale al fine di rendere l’Italia un Paese da imitare non solo sotto il profilo della Protezione civile ma anche sotto quello della prevenzione", ha annunciato.

Per il presidente dell'Ordine dei geologi della Campania, Egidio Grasso, "è necessario partire dai più piccoli per arrivare agli adulti: la relazione geologica deve diventare obbligatoria non soltanto per i fabbricati ma anche per i cittadini". Cristian Sacco, segretario dell'Ordine dei geologi del Molise e componente della commissione Protezione civile del Cng, ha ricordato "l'importanza che i piani di protezione civile diventino operativi".

L'assessore regionale all'Urbanistica e Pianificazione territoriale, Roberto Di Baggio, ha spiegato come "il Molise sia l’unica regione d’Italia a non avere né una legge sismica, né una legge urbanistica e si impegna a istituire il fascicolo del fabbricato".

"Vorrei chiedere il coinvolgimento dell'Ordine dei geologi del Molise per istituire dei corsi nelle scuole, partendo dalle elementari fino alle superiori per promuovere un’azione culturale e insegnare ai più piccoli cosa fare in caso di calamità", ha detto.

Guglielmo Emanuele, presidente del Sindacato nazionale geologi professionisti (Singeop), ha fatto notare come "l’88% dei comuni italiani siano interessati da alluvioni e dal dissesto idrogeologico: come Singeop, abbiamo istituto una commissione permanente sul dissesto idrogeologico".

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