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Razzismo: sindaco Palermo Orlando scrive alle scuole 'Promuovete l'accoglienza'

01 settembre 2018 | 14.06
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La conferenza stampa di Orlando e Marano
La conferenza stampa di Orlando e Marano

Una lettera lunga due pagine, inviata a tutti i dirigenti scolastici di Palermo per "promuovere la cultura dell'accoglienza, il rispetto per il diverso", per dire no "alla preoccupante ondata di razzismo e xenofobia in tutta Italia". L'iniziativa è del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e dell'assessora alla Scuola Giovanna Marano che hanno presentato alla stampa la lettera che oggi verrà inviata ai 120 dirigenti delle 260 scuole palermitane, "di ogni ordine e grado". "Abbiamo pensato che la scuola deve vivere la città con i suoi problemi- dice il sindaco Orlando - e tra i problemi di oggi c'è sicuramente la paura per il diverso, ecco perché abbiamo pensato con l'assessora Marano di inviare una lettera alle scuole. Perché la scuola dà un contributo a un 'climate change'. Noi vogliamo promuovere la cultura della coabitazione, il rispetto per il diverso. Convinti come siamo che oggi la comunità scolastica esiste. I ragazzi oggi sono sicuramente più avanti nell'accoglienza del diverso". Ma cosa c'è scritto nella lettera che arriverà nei prossimi giorni ai dirigenti di tutte le scuole di Palermo?

"Una preoccupante ondata di razzismo e xenofobia in tutta Italia e anche in Sicilia ha suscitato parecchio allarme - si legge - È un fenomeno che rischia di turbare il fecondo lavoro attivato nel nostro territorio, in cui la cultura dell'accoglienza ha sempre prevalso contro quella del rifiuto degli stranieri e contro ogni rifiuto del “diverso”. Palermo e la Sicilia sono riconosciute internazionalmente come luoghi di accoglienza e dialogo e dal mondo della scuola abbiamo ricevuto un contributo decisivo per alimentare la cultura dell'inclusione, della centralità della persona, del rifiuto della violenza e dell’affermazione dei diritti e della legalità come presupposti formativi per alunne e alunni". Alla presentazione dell'iniziativa, presso 'Moltivolti', alla presenza di Dario Brunori con l'orchestra multietnica di Arezzo, che oggi ha fatto un concerto itinerante, erano presenti anche la consigliera comunale Valentina Chinnici e Adam Darawsha, ex Presidente della Consulta delle culture di Palermo.

"Abbiamo lanciato questo appello ai dirigenti scolastici convinti che il silenzio in questo momento sia l'atteggiamento più pericoloso. Servono parole e gesti - dice l'assessora alla Scuola Giovanna Marano - Noi siamo convinti che il lavoro fatto in questi anni nelle scuole sia stato un lavoro fertile, il lavoro tra culture e comunità scolastica è molto saldo. Noi chiediamo ai dirigenti di potere iniziare l'anno scolastico con un gesto antirazzista. Ci sembra un termine forte ma i fatti ci costringono a usarlo, oggi purtroppo le discriminazioni sono esplicite, quindi occorre non essere complici in nessuna forma".

Saranno le scuola a decidere in quale forma attuare il gesto antirazzista

Saranno le scuola a decidere in che forma attuare il gesto antirazzista, da un flashmob a una preghiera interreligiosa. "Molto dipende dall'età degli studenti, noi siamo convinti che alla base di tutto ci sia l'uguaglianza", dice ancora l'assessora Marano. "L'uguaglianza è l'architrave su cui si basa la scuola pubblica in Italia", aggiunge. "Ci aspettiamo che da lunedì ci possa essere una riposta", conclude.

"La Scuola a Palermo è sempre stata un baluardo di civiltà ed uno dei capisaldi su cui si è basata la promozione di una partecipazione attiva, democratica e inclusiva alla vita sociale. Crediamo che la Scuola debba riaffermare il proprio ruolo di comunità educante e, in questa chiave, possa dare un segnale efficace contro ogni forma di razzismo e di rifiuto dell’altro, contro ogni violenza e per la conoscenza, lo scambio e l’arricchimento fra culture, esperienze e storie diverse - si legge ancora nella lettera inviata alle scuole - In occasione dell’imminente avvio dell’anno scolastico, vi proponiamo quindi di mettere in luce e dare il giusto risalto a questo importante patrimonio culturale della Scuola palermitana". E ancora: "Una lettura o la proiezione di un video, un momento di confronto fra religioni o semplicemente un emblematico flash-mob crediamo possano essere strumenti per dare ai bambini, alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze di Palermo lo stimolo e l'incoraggiamento a coltivare l'interesse per la diversità, a vivere un tempo di mobilità come diritto che superi la migrazione come sofferenza,a comprendere l’importanza della convivenza dei diversi per lo sviluppo armonico della nostra comunità, a stimolare e far crescere il dialogo e la solidarietà come beni comuni preziosi del tempo che viviamo".

"Da Palermo Capitale italiana della cultura 2018 ,Città di Culture , potrà venire, anche grazie alla vostra adesione, un importante segnale sul fatto che la Scuola non rinuncia al proprio ruolo educativo, solidale e inclusivo che ne hanno contraddistinto l’impegno", si conclude la lettera.

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