"Vecchi che scrivono per vecchi di argomenti che interessano solo i vecchi". Così il giornalista Enrico Mentana, direttore del telegiornale di La7, definisce il giornalismo di oggi parlando al Wired Next Fest in corso in Palazzo Vecchio a Firenze, dove si è soffermato anche sul suo nuovo progetto editoriale, dal nome ancora sconosciuto (nome in codice al momento: "Gol, acronimo di giornale online").
"Non voglio essere l'alternativa al reddito di cittadinanza", ha scherzato Mentana facendo riferimento alla redazione che sta creando con la selezione di giovani giornalisti. "Ma se ci saranno utili spero di poter assumere altri ragazzi - ha precisato - Gol sarà un'impresa a scopo sociale, non avrà scopo di lucro: l'utile sarà tutto reinvestito nel progetto”.
L'idea di Mentana di creare un nuovo giornale online non viene solo dalla necessità di 'give back', di restituire qualcosa alla società, ma anche di cercare di riavvicinare i giovani ai prodotti dell'informazione. "Oggi è tutto anacronistico: lo sono i giornali, lo è il tg, che ha la stessa logica di messa cantata", ha spiegato.
"Io ho un rapporto con i giovani solo grazie alle maratone. Perché? Perché è di moda, perché è un'esperienza che permette di fare una cosa insieme per un po' di ore. Ma io sono contento così, se in questo modo si riavvicina il pubblico al lavoro giornalistico".
Mentana vuole un giornale online che parli ai 20enni: "Pensiamo al corridoio di un buon ateneo, ci sono ragazzi di 20-25 anni che chiacchierano tra una lezione e l’altra. Di cosa parlano? Della manovra, di Salvini e Di Maio? Forse per l'1% del loro tempo. Il problema vero è il futuro lavorativo di questi ragazzi. E se ci pensate, il grande assente della manovra di cui si sta parlando tanto è proprio il futuro".