''Bisogna assolutamente andare avanti con i lavori. Ma bisogna, al contempo, ridare una nuova dignità al progetto. Non è solo una ferrovia che collega l'alta velocità, ma una sorta di cordone ombelicale vivificante tra città, nazioni, culture legate tra loro come un figlio alla propria madre''. E' quanto ha dichiarato il sindaco di Lione, Georges Képénékian, durante la Biennale de la Danse, a proposito dei lavori della Tav, la ferrovia Torino–Lione volta alla realizzazione di una nuova linea internazionale di 235 km per il trasporto di merci e passeggeri che affiancherebbe la linea storica esistente fra le due città.
Ed ha ancora ricordato: ''La nostra città è gemellata con Torino. Ho incontrato più volte il sindaco, madame Chiara Appendino. Abbiamo parlato, naturalmente della Tav. Lo ripeto - ha aggiunto Georges Képénékian - non si tratta di un semplice tunnel dove passano treni ad alta velocità. Ma un progetto importante che lega due civiltà e l'Europa. E non dimentichiamo - ha concluso - che Lione a l'Italia sono legatissime sin dal Rinascimento quando giunsero nella nostra città commercianti e banchieri fiorentini''.
A proposito della Biennale de la Danse, evento consolidatosi negli anni, punto di riferimento per la creatività internazionale, ha aggiunto il sindaco di Lione: ''Amo la danza, senza confini, senza barriere. Ogni stile, ogni tecnica. La danza è l'espressione del corpo, di una comunità. Un dialogo ininterrotto tra esseri umani. La Biennale de Lyon, per esempio - ha spiegato ancora- è un progetto che riunisce amateurs, professionisti, maestri, semplici spettatori. E' il lavoro che sta portando avanti, da anni, la direttrice della manifestazione Dominique Hervieu con straordinario successo". "E' giusto che mondi diversi si incontrino, dialoghino tra loro. La danza come momento di condivisione e partecipazione - ha concluso- Fosse per me io farei danzare politici, ministri e capi di Stato anche durante gli incontri internazionali''.