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Scossa 4.6 nel catanese

06 ottobre 2018 | 07.19
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(Foto da NuovoSud.it, quotidiano d'informazione)
(Foto da NuovoSud.it, quotidiano d'informazione)

Momenti di paura, la notte scorsa, nel catanese, dove si è registrata una scossa di terremoto con magnitudo 4.6 . L'epicentro a circa un chilometro da Biancavilla, dove c'era stata poco prima una scossa da 2.5, a 5 km da Adrano, 6 km da Paternò e 23 km da Catania. Nel paese di Santa Maria di Licodia ha provocato il lieve ferimento di alcune persone. La scossa si è registrata alle 2.34 e ha provocato il crollo di parti di cornicioni in una chiesa. Prima di quella altre due scosse si sono registrate a Bronte. Paura soprattutto ad Adrano e Biancavilla ma il terremoto è stato avvertito anche nel capoluogo etneo. I social sono stati invasi per tutta la notte di post sul terremoto con persone in preda al panico che chiedevano notizie.

L'Ingv sulle scosse di stanotte con un ipocentro a 6 chilometri di profondità ha detto: "Il terremoto è avvenuto in una zona ad alta pericolosità sismica, interessata sia dalla sismicità, legata all'attività del vulcano Etna sia da eventi di origine tettonica che possono raggiungere magnitudo elevata, come nel caso del 1818 quando si ebbe un evento di magnitudo pari a 6.3".

La terra dalla prima scossa non ha mai smesso di tremare. Ce ne sono state altre 8 scosse, di cui solo due hanno superato magnitudo 2.0. Una di magnitudo 2.5 alle 2:29, rende noto l'Ingv, e un'altra di magnitudo 2.3 alle 12:21.

"La scossa di terremoto ha toccato tutti noi - scrive su Facebook Antonio Bonanno, sindaco di Biancavilla -. Non facciamoci prendere dal panico: a chi si trova fuori di casa, diciamo di evitare di restare in prossimità di balconi e, dunque, di abitazioni. Evitate soprattutto di girare per strada con le automobili". "Assieme a carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia, Protezione civile, Polizia municipale e volontari, siamo per le strade di Biancavilla a monitorare la situazione", riferisce il sindaco che, in un post successivo, indica il numero da chiamare per eventuali segnalazioni di danni: "095.7711322".

"Ci sono alcuni feriti lievi - conferma poi -. Stiamo facendo dei sopralluoghi agli edifici e abbiamo constatato parecchi danni su alcune scuole, sulle chiese ed arrivano anche decine e decine di segnalazioni per quanto riguarda gli edifici privati". "E' un momento di forte preoccupazione - aggiunge -, ci riteniamo comunque fortunati. Abbiamo in loco i vertici della protezione civile regionale e stiamo seguendo passo passo tutte le problematiche cercando di dare soluzioni nel più breve tempo possibile".

Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha riferito: "Sto seguendo costantemente, attraverso la Protezione civile regionale che si è subito attivata, il lavoro di ricognizione che si svolge nell'area etnea a seguito della scossa di terremoto della scorsa notte. Dai primi accertamenti non risultano danni alle persone, tranne pochi contusi, ma soltanto ad alcuni fabbricati nella zona fra Biancavilla e Santa Maria di Licodia". "E' stata disposta la momentanea chiusura di due edifici sacri, in attesa di ulteriori e approfondite verifiche - ha aggiunto il governatore -. In mattinata, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti sarà a Biancavilla per un incontro operativo con i sindaci della zona".

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