La notte scorsa nel carcere di Sanremo è scoppiata una rivolta. Una quindicina di detenuti della prima sezione, intorno alle 2, hanno cominciato a lanciare suppellettili, tv, mobili e bombolette a gas accese nel cortile interno dell'istituto penitenziario. Lo ha riferito il segretario regionale ligure del Sappe Michele Lorenzo precisando che la protesta era iniziata intorno alle 21, in modo pacifico, per poi riaccendersi in piena notte. Gli agenti hanno riportato alla calma i detenuti dopo ore di trattative.
"Gli agenti penitenziari e il comandante del reparto presente hanno saputo gestire la situazione - ha spiegato all'Adnkronos Michele Lorenzo - alla base della protesta al di là del sovraffollamento, oggi nel carcere di Sanremo vi sono 260 detenuti a fronte di una capienza di 210, vi è stato il rifiuto di concedere ulteriori benefici di quelli previsti per regolamento. Per fortuna si è trattato solo di una quindicina di detenuti e la protesta non ne ha coinvolti altri".
"Per il 9 novembre - ha aggiunto Lorenzo - stiamo organizzando una manifestazione di protesta contro la gestione a maglie larghe delle carceri liguri. Abbiamo scritto al ministro della Giustizia e aspettiamo un segnale. Sono fiducioso in una sua risposta".