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'E' negra: lì non mi ci siedo', la denuncia

22 ottobre 2018 | 15.17
LETTURA: 5 minuti

Foto dalla pagina Facebook  di Paola Crestani, presidente del Centro italiano aiuti all'infanzia
Foto dalla pagina Facebook di Paola Crestani, presidente del Centro italiano aiuti all'infanzia

E' bella da togliere il fiato. In molti l'hanno fatto notare tra i commenti, ipotizzando che si trattasse più di invidia che di un episodio di razzismo. "Questa è mia figlia", scrive in un post su Facebook la madre adottiva, presidente del Centro italiano aiuti all'infanzia (CIAI), Paola Crestani, raccontando di una signora che non si è voluta sedere al suo fianco in treno. "Ieri pomeriggio l'ho accompagnata in stazione centrale a Milano e ha preso il Frecciarossa in direzione Trieste - scrive -. Poco dopo mi manda questo messaggio: 'Mi sono seduta al mio posto e la signora vicino a me mi fa: ma lei è in questo posto?'. E le faccio sì signora ..e lei posso vedere il biglietto..gliel'ho fatto vedere e mi fa ah beh io non voglio stare vicino a una negra e si è spostata... Assurdo". "L'ho subito chiamata e mi ha raccontato che un ragazzo che aveva assistito alla scena ha preso le sue difese dicendo alla signora di vergognarsi". "Dubito che lei lo abbia fatto ma se ne è andata. Come dovrebbero fare tutti i razzisti: ANDARSENE! Perché, che ne siano consapevoli o no, il mondo di oggi e del futuro è questo: un insieme di persone di tutti i colori, di diverse lingue, di culture differenti. Non solo nelle strade, negli autobus, nei treni o negli aerei ma anche nel business, nella finanza, nella moda, nelle Università, nello sport. Quindi, razzisti, che vi piaccia o no, avete già perso!".

Migliaia i commenti sul post della madre che suggeriscono come la questione sia un nervo scoperto. C'è chi sostiene a gran voce che sia una 'bufala' e chi gli risponde: "Bufala? E perché mai, io a scene del genere ho assistito in prima persona". "Avete denunciato la signora?" chiede un altro tra le emoticon con la lacrimuccia, verdi di disgusto e accuse di "voler fare pubblicità alla ragazza" per farle avere un ipotetico "contratto" (per cosa?). Una volta uno fingeva di non essere un razzista e, forse un po' se ne vergognava, adesso certa gente se ne fa quasi un vanto. Sono disgustata". La più simpatica? Annamaria che da salernitana invita la "'signora'" ad "andare on Calabria o in Sicilia". "Vedrebbe tante persone con il colore della pelle come la sua bellissima figlia e non sono extracomunitari ma italianissimi. Se si seminasse meno odio ed intolleranza come saremmo tutti più felici....!".









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