"La Repubblica Centrafricana sta affrontando una crisi umanitaria devastante e le prime vittime sono i bambini. Si combatte ancora nei villaggi del Nord: migliaia di persone sono scappate nella boscaglia per cercare rifugio dalle violenze, camion carichi di civili stanno lasciando le città di Bouar, Bouca, Berberati, Bocaranga, Bossangoa diretti nella capitale o in Camerun e in Ciad". Lo rende noto Ombretta Pasotti, coordinatrice del Programma di Emergency in Repubblica Centrafricana.
"Ieri al campo profughi vicino all'aeroporto, dove lavoriamo da due mesi, sono arrivati due camion che trasportavano 500 persone in fuga dal Pk20. Tra loro c'erano 5 bambini, arrivati morti. Arrivano sempre nuovi profughi, ma in questo campo non hanno nessuna assistenza, se non la nostra. Ogni giorno curiamo almeno un centinaio di bambini e nell'ultima settimana ne abbiamo vaccinati 800", sottolinea Pasotti, che prosegue: "gli aiuti umanitari sono scarsi e faticano a raggiungere la popolazione. Posti di blocco improvvisati intralciano anche il trasporto dei feriti e l'insicurezza limita fortemente l'accesso alle cure da parte dei civili: le persone hanno paura a mettersi in viaggio e temono per la propria incolumità anche negli ospedali cittadini". (segue)
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