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Turchia, 284 morti. Consigliere Erdogan dà calci a manifestante, è polemica sui social

15 maggio 2014 | 08.05
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Il presidente Gul è stato contestato dai manifestanti a Soma. La polizia turca ha usato lacrimogeni e idranti contro migliaia di dimostranti che sono scesi in piazza a Izmir, sul Mar Egeo. I sindacati hanno proclamato una giornata di sciopero in segno di protesta

Turchia, 284 morti. Consigliere Erdogan dà calci a manifestante, è polemica sui social

E’ di 284 morti l’ultimo bilancio, ancora provvisorio, del disastro avvenuto nella miniera di Soma, in Turchia. Lo ha reso noto il ministro turco dell’Energia, Taner Yildiz, come si legge sul sito web del giornale Hurriyet. Le principali sigle sindacali turche hanno proclamato per giovedì una giornata di sciopero in segno di protesta.

LACRIMOGENI CONTRO MANIFESTANTI A IZMIR - La polizia turca ha usato lacrimogeni e idranti contro migliaia di manifestanti che sono scesi in piazza a Izmir (Smirne), sul Mar Egeo. Come riferisce il sito del quotidiano Hurriyet, la polizia è intervenuta per due volte con lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere un corteo di circa 20mila persone che scandivano slogan contro il governo.

Si contano feriti tra i manifestanti, tra i quali anche Kani Beko, segretario generale della Confederazione dei sindacati progressisti (Disk), la principale sigla sindacale del paese. Beko è stato trasferito in ospedale.

Si registrano manifestazioni anche in altre città del paese, tra le quali Istanbul, dove un corteo ha sfilato nel quartiere Gayrettepe, ma la polizia non gli ha consentito di raggiungere la sede provinciale dell’Istituto per la sicurezza sociale.

Lo sciopero è stato indetto per protestare contro il programma “spregiudicato” di privatizzazioni attuato del governo, che ha interessato anche le miniere del paese, tra le quali quella di Soma. Gli attuali titolari delle miniere, secondo i sindacati, non garantiscono livelli adeguati di sicurezza al loro interno.

POLEMICA SU CONSIGLIERE DI ERDOGAN- Intanto, è polemica, in Turchia, peruna fotografia che ritrae un consigliere di Erdogan, Yusuf Yerkel, mentre prende a calci per ”tre o quattro volte” un uomo tenuto fermo da due soldati che manifestava contro il governo.

Secondo i testimoni, le forze speciali stavano interrogando il manifestante dopo che questi aveva preso a calci un’auto che faceva parte del convoglio del primo ministro. Yerkel, che ha visto la scena mentre stava entrando in un’altra auto,è corso verso il manifestante e gli ha sferrato tre o quattro calci.

La foto che lo ritrae, diventata virale sui social media, ha provocato sdegno, mentre Yerkel, che ha confermato di essere lui in quell’immagine, ha fatto sapere che presto rilascerà una dichiarazione in merito. Ma c’è anche chi, come un utente vicino al Partito di governo Akp, ha difeso l’azione di Yerkel, sostenendo che la persona presa a calci non era un minatore, ma un ‘’militante di sinistra’’. ‘’Un provocatore membro del Sindacato giovanile turco e che non ha nulla a che fare con l’incidente di Soma, ha insultato il consigliere del primo ministro. La persona di fronte a lui avrebbe dovuto restare in silenzio?’’, si chiede l’utente di Twitter Esat C.

GUL CONTESTATO A SOMA - Il presidente turco Abdullah Gul è stato contestato dai manifestanti a Soma, nella Turchia occidentale, dove si è recato per incontrare i feriti e i familiari delle vittime dell’esplosione. Lo riferisce la Bbc, spiegando che Gul ha anche fatto visita ai minatori feriti ricoverati in ospedale oltre a essersi recato sulla scena dell’incidente.

”Vattene via di qui”, hanno urlato alcuni manifestanti a Gul, secondo l’emittente britannica. Un altro gli ha chiesto: ”dov’è il mio congiunto? Non posso nemmeno fargli il funerale’’.

Mercoledì il premier turco Recep Tayyip Erdogan è stato duramente contestato a Soma, dopo una conferenza stampa durante la quale ha definito come un fatto ”normale” gli incidenti in miniera. Il premier è stato costretto dalle sue guardie del corpo a rifugiarsi in un supermercato fino a quando non è tornata la calma.

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