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Spagna, re Juan Carlos abdica a favore del figlio Felipe: “Pronto per regnare”

02 giugno 2014 | 10.58
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“Tocca a una nuova generazione”, spiega il sovrano che lascia a 76 anni dopo 39 di regno. E’ stato il premier Rajoy ad annunciare l’abdicazione (Guarda). Convocato un consiglio dei ministri straordinario per elaborare il processo di successione. Il re che salvò la democraziaBarroso ribadisce: “Ne è stato artefice e difensore”

Il principe Felipe, il re Juan Carlos e la moglie la regina Sofia (Infophoto) - INFOPHOTO
Il principe Felipe, il re Juan Carlos e la moglie la regina Sofia (Infophoto) - INFOPHOTO

Abdica il re di Spagna Juan Carlos e il trono passa all’erede principe Felipe (FOTO). “Mio figlio è maturo e pronto per il ruolo di re”, ha dichiarato il sovrano in un messaggio agli spagnoli dopo l’annuncio della sua abdicazione dato in mattinata dal primo ministro spagnolo Mariano Rajoy. “Oggi tocca ad una nuova generazione”, ha dichiarato il monarca. Servono ora “persone giovani con energie nuove per intraprendere le riforme richieste dall’attuale congiuntura”. Il re ha poi spiegato di aver preso la decisione di lasciare in gennaio, quando ha compiuto 76 anni. E di averlo fatto con “grande emozione”. Juan Carlos ha espresso gratitudine al popolo spagnolo, ma anche alla moglie, regina Sofia che gli ha sempre dato “il suo sostegno”. E ha aggiunto che il prossimo re, suo figlio Felipe (salirà al trono con il nome di Felipe VI), “avrà il pieno sostegno della moglie Letizia”.
“La mia unica ambizione è ed è sempre stata di contribuire al benessere e al progresso nella libertà di tutti gli spagnoli”, ha detto ancora il re, aggiungendo di volere “il meglio per la Spagna”. Il principe Felipe, ha rimarcato, “incarna la stabilità” e la successione “è un segno di identità che assicura questa stabilità”.

Il premier Rajoy ha convocato per domani un consiglio dei ministri straordinario per elaborare il processo di successione. Il governo spagnolo dovrà infatti approntare una legge ad hoc per l’abdicazione (la costituzione in vigore rimanda ad una legge speciale ma questa non è mai stata approvata in parlamento) con una serie di passaggi formali.

Secondo fonti citate da El Mundo, il sovrano pensava “seriamente” ad abdicare sin dal suo viaggio del mese scorso in Medio oriente. Di abdicazione si parla da un po’ di tempo. Dal palazzo della Zarzuela filtrava da almeno due anni che se fosse avvenuta sarebbe stata annunciata a sorpresa, come in effetti è accaduto.

“Sua Maestà mi ha appena comunicato di aver deciso di abdicare”, ha esordito Mariano Rajoy, nella conferenza stampa, durata tre minuti, nel palazzo della Moncloa che ha colto di sorpresa tutta la Spagna. “I motivi che hanno spinto il re a questa decisione sono questione che sua maestà desidera comunicare personalmente - ha proseguito Rajoy - il re ritiene che questo sia il miglior momento perché possa avvenire in tranquillità il cambio del capo dello Stato e la trasmissione della corona al principe delle Asturie. Sono convinto che noi spagnoli - ha aggiunto - sapremo scrivere questa nuova pagina della nostra storia in un clima sereno, con tranquillità e gratitudine per la figura di Sua Mestà il Re”. Il primo ministro ha poi voluto “rendere omaggio” a Juan Carlos che nel suo lungo regno “è stato un punto d’incontro per tutti gli spagnoli e il miglior simbolo della nostra convivenza in pace e libertà”. E ha detto: “Rinuncia al trono una figura storica così strettamente legata alla democrazia spagnola, che non si può pensare all’una senza l’altra”. Tutto il paese ha un “debito di gratitudine” verso Juan Carlos. Ora “ferma fiducia” nel successore al trono: “La preparazione del principe Felipe, il suo carattere e l’ampia esperienza negli affari pubblici che ha acquisito negli ultimi 20 anni costituiscono una solida garanzia che il suo impegno come capo dello Stato sarà all’altezza delle aspettative più esigenti”.

Quella di re Juan Carlos è la prima abdicazione su Twitter. Poco dopo l’annuncio del primo ministro, la casa reale spagnola ha diffuso su twitter l’immagine della lettera di abdicazione firmata dal sovrano e consegnata al primo ministro. “Firmo e consegno al Signor Presidente del Governo questo atto con il quale comunico la mia decisione di abdicare alla corona di Spagna”, scrive il sovrano, che si firma: il re di Spagna, don Juan Carlos I di Borbone.

Juan Carlos di Borbone è nato a Roma il 5 gennaio 1938 ed è re di Spagna dal 22 novembre del 1975. Nel 1969 il dittatore Francisco Franco, che aveva già da tempo restaurato la monarchia, indicò Juan Carlos erede della corona. Con l’aggravarsi dello stato di salute di Franco, Juan Carlos fu nominato Capo di Stato supplente nel 1973. Dopodiché divenne re di Spagna. E’ stato il primo capo di Stato straniero ad avere l’onore di leggere un discorso al Parlamento italiano nel 1988. Considerato da molti spagnoli il salvatore della democrazia, dopo il suo ruolo nello stroncare il golpe Tejero nel 1981, re Juan Carlos aveva visto negli ultimi anni appannarsi il prestigio della sua figura e della monarchia. Il colpo più grave è stato senza dubbio l’imputazione di sua figlia, l’infanta Cristina, e del genero Inaki Urdangarin nello scandalo Noos. Ma il re era stato anche costretto a scusarsi pubblicamente per la sua vacanza in Botswana per la caccia all’elefante in piena crisi economica, durante la quale si era rotto l’anca. Da allora è stato un succedersi di interventi chirurgici, ma anche di rivelazioni sulle numerose infedeltà coniugali del sovrano. Toccherà ora a suo figlio Felipe, il 45 enne principe delle Asturie, sposato con l’ex giornalista Letizia Ortiz, di rilanciare la monarchia.

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