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Usa, killer dell’ascensore sospettato anche dell’omicidio di una 18enne

03 giugno 2014 | 10.50
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Rafforzata la presenza di agenti nelle zone dove camminano i bambini e di fronte alle scuole. Fatto l’identikit dell’aggressore, un afroamericano di circa 30 anni alto e massiccio. Il piccolo di 6 ucciso lunedì era il cugino di un giocatore Nba

Nella foto Prince Joshua Avitto e nel riquadro l’identikit del killer
Nella foto Prince Joshua Avitto e nel riquadro l’identikit del killer

Dopo l’orribile omicidio del bambino di 6 anni in un ascensore, la polizia newyorkese sospetta che il killer sia responsabile anche dell’omicidio di una ragazza di 18 anni uccisa, sempre a pugnalate, due giorni fa nella zona. Insomma, a New York cresce il timore che si sia di fronte a un serial killer: “Abbiamo rafforzato la presenza di agenti nelle zone dove camminano i bambini e di fronte alle scuole, e continueremo a farlo”, ha detto il capo della polizia di New York, Bill Bratton, esortando i genitori anche a esercitare un maggior controllo sui propri figli. “Si consiglia di avere la massima cautela”, ha detto ancora Bratton dopo l’omicidio, avvenuto ieri, di Prince Joshua Avitto, un bambino di 6 anni, ucciso a coltellate da un pazzo che l’ha aggredito mentre tornava in ascensore a casa dopo essere andato a prendere il gelato con un’amichetta di 7 anni, che è rimasta gravemente ferita.

Stando ai primi risultati delle indagini, gli inquirenti hanno trovato similarità con l’omicidio di Tanaya Grant Copeland, studentessa di una scuola di infermiere, uccisa con 32 pugnalate in una strada a quattro isolati dal palazzo dove viveva il piccolo Prince Joshua.

I coltelli usati sono simili nel senso che erano coltelli da cucina, con la lama lunga e il manico di plastica”, ha spiegato il portavoce della Nypd Stephen Davies, mentre fonti della polizia, riporta il ‘New York Post’, hanno rivelato che sarebbero anche della stessa marca. Non sono state ritrovate impronte sui coltelli ma la polizia sta conducendo i test del Dna. Inoltre vi sarebbe anche un video di sorveglianza che “mostra una persona che si allontana dal luogo” dove è stata uccisa la ragazza che corrisponde “alle descrizioni che abbiamo per il secondo attacco”, ha detto ancora il portavoce. Una testimone, una donna che vive nel complesso di palazzi popolari di Brooklyn dove è avvenuto l’omicidio, afferma di aver visto l’aggressore andare in giro da un palazzo all’altro sia venerdì che domenica. ”Indossava una felpa con il cappuccio grigia, un uomo afroamericano sui 30 anni, massiccio e alto, con l’aspetto un po’ da folle - ha detto la donna - gli ho chiesto, chi sei? cosa ci fai qui? ed è andato via”. Nel complesso delle Boulevard Houses non ci sono telecamere di sorveglianza, e questo sta provocando proteste e preoccupazioni da parte degli abitanti dei palazzi popolari, tanto che la Housing Authority della città di New York ha assicurato che presto verranno installate.

Il bambino di 6 anni ucciso era il cugino di Taj Gibson, ala-centro dei Chicago Bulls. Il giocatore ha postato una foto del bimbo su Instagram: “Hanno ucciso il mio piccolo superman, tra due settimane avrebbe compiuto 7 anni. Piangerò per sempre, questa non può essere la vita”, ha scritto Gibson.

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