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Palestinese ucciso, Netanyahu: "Atroce assassinio". Raid su Gaza, Hamas: "Al sangue rispondiamo col sangue"

07 luglio 2014 | 09.19
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Il premier israeliano ha telefonato al padre del giovane trovato morto la scorsa settimana a Gerusalemme. Per l'omicidio sono stati arrestati sei estremisti. Salta l'alleanza tra Beiteinu e Likud. Il movimento minaccia: "Il nemico pagherà un prezzo". Appello di Peres e Nivlin: "Gli atti di terrore non giustificano la vendetta. La vendetta non giustifica distruzione, saccheggio e desolazione"

I funerali del ragazzo ucciso (Xinhua)
I funerali del ragazzo ucciso (Xinhua)

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha telefonato a Hussein Abu Khdeir per esprimergli il proprio shock ed orrore per l'assassinio di suo figlio, Mohammed Abu Khdeir, il giovane palestinese trovato morto la scorsa settimana a Gerusalemme. "Voglio esprimere il mio shock, e lo shock di tutti i cittadini israeliani, per l'efferato assassinio di suo figlio", ha detto il premier, secondo quanto riferito dal suo ufficio in un comunicato ripreso dai media locali. "Abbiamo agito subito dopo per individuare gli assassini e saranno consegnati alla giustizia", ha aggiunto Netanyahu, ribadendo il rifiuto di "ogni comportamento crudele" e che l'assassinio del giovane palestinese "è atroce e non può essere accettato".

Domenica i media locali hanno riferito che sono sei gli arrestati per l'omicidio del ragazzo. Si tratterebbe di estremisti israeliani che hanno agito per vendicare la morte dei tre ragazzi rapiti in Cisgiordania .

Raid di Israele sulla Striscia di Gaza - Nove militanti palestinesi sono stati uccisi in una serie di raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti ufficiali, precisando che Israele ha bombardato un sito appartenente all'ala armata di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, nella zona di un aeroporto abbandonato al di fuori della città di Rafah, vicino al confine con Israele. I corpi di sei combattenti, ha riferito il capo dei servizi di emergenza di Gaza, Ashraf al-Qedra, sono stati rinvenuti lunedì prima dell'alba. Sono stati ritrovati, precisa la televisione al-Aqsa, in un tunnel scavato dalle Brigate. Altri tre sarebbero morti in attacchi israeliani, sferrati in risposta al lancio di oltre 35 razzi da Gaza tra domenica e lunedì. Prima dell'alba, ha riferito l'esercito, Israele ha bombardato almeno 14 obiettivi lungo la Striscia di Gaza, tra cui lanciarazzi nascosti, campi di addestramento e strutture dei militanti.

Hamas annuncia vendetta - Il movimento islamico Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, ha minacciato di vendicare l'uccisione di suoi militanti. "Il nemico pagherà un prezzo", ha scritto sulla sua pagina Facebook Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas. "L'omicidio da parte del nemico israeliano di membri delle Brigate al-Qassam e della Resistenza rappresenta una pericolosa escalation e il nemico israeliano ne pagherà il prezzo", si legge.

In una nota diffusa poco dopo, Hamas ha chiesto a tutte le fazioni palestinesi di restare "in stato di massima allerta per respingere il nemico, affinché capisca che il nostro popolo non si piega facilmente, non conosce sconfitta e non si tira indietro". In un comunicato, il movimento di resistenza islamico ha inoltre invitato l'Autorità nazionale palestinese a "ribadire la sua posizione. Questa è l'ora della verità - si legge - e non c'è più spazio per i discorsi menzogneri e né per le giustificazioni meschine, in quanto l'unità ha un prezzo".

"Il nemico sionista parla di tregua mentre è immerso nel sangue dei nostri cittadini a Gaza, in Cisgiordania e nei territori del '48, torna ad arrestare i detenuti liberati e assedia Gaza, chiude i valichi e prende decisioni unilaterali su ogni singola porzione della nostra patria", prosegue la nota di Hamas, che promette di "rispondere con il sangue al sangue".

Il premier del governo di unità nazionale palestinese Rami Hamdallah, che ha incontrato alcuni ambasciatori e consoli di paesi stranieri presso la sede della presidenza del Consiglio dei ministri, ha chiesto alla comunità internazionale di "intervenire immediatamente per obbligare Israele a fermare la sua sanguinosa escalation militare e le continue aggressioni da parte dei coloni contro i nostri cittadini".

Lancio di razzi da Gaza a Israele. Non si ferma la pioggia di razzi palestinesi, sparati dalla Striscia di Gaza in direzione di Israele. Come riferisce il sito del quotidiano Haaretz, in serata venti o trenta razzi hanno raggiunto regioni meridionali dello Stato ebraico. L'azione è stata rivendicata dalle Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas. In risposta al lancio di razzi, la scorsa notte Israele ha condotto una decina di raid aerei su Gaza, uccidendo nove persone. La violenza nell'area si è riaccesa, dopo l'uccisione in Cisgiordania di tre studenti israeliani e quella di un 16enne palestinese a Gerusalemme.

Stop ad alleanza Likud-Beiteinu - La tensione ha effetti sul governo israeliano: salta l'alleanza tra Israel Beiteinu del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman e il Likud del premier Benyanim Netanyahu. Ad annunciarlo in una conferenza stampa è stato lo stesso Lieberman, secondo cui "i disaccordi tra me ed il primo ministro sono fondamentali e non consentono una futura partnership". "Non sto attaccando il premier - ha continuato il capo della diplomazia dello Stato ebraico, spiegando che la fine dell'alleanza non significa l'uscita dal governo - che ha il diritto di avere i propri punti di vista. Io vedo le cose in maniera diversa e non lo nascondo".

L'appello di Peres e Rivlin - Un appello ad israeliani e arabi a porre fine alle violenze e all'incitamento e ad avere fiducia nella capacità di vivere insieme. E' stato quello lanciato congiuntamente dal presidente uscente israeliano e da quello recentemente eletto, Shimon Peres e Reuven Rivlin, e pubblicato sul sito di Ynet News. "'Maledetto chi dice: Vendetta!' scriveva il poeta Hayim Nahman Bialik. Maledetta è la vendetta che distrugge e rovina, e danneggia le persone innocenti", scrivono.

"Una lotta nazionale - sostengono Peres e Rivlin - non giustifica atti di terrore. Gli atti di terrore non giustificano la vendetta. La vendetta non giustifica distruzione, saccheggio e desolazione. Anche di fronte a rabbia e frustrazione, violenza e dolore, le cose potrebbero andare diversamente. Le cose devono essere fatte in maniera diversa".

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