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In Vietnam la scuola per mogli: "Vuoi sposare un sudcoreano? Prima 'studia' tuo marito"

15 luglio 2014 | 17.16
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Gli scapoli della Corea del Sud, colpa il basso reddito e il mito del successo economico, hanno difficoltà a trovare una connazionale come partner e guardano alle vietnamite: boom di matrimoni negli ultimi 15 anni, ma finiscono presto. E così arriva in loro aiuto questo corso, che facilita anche il rilascio del visto

(Xinhua)
(Xinhua)

Una scuola per spose dove perfezionare la lingua e imparare abitudini, usi e costumi del Paese del proprio consorte. E' quella nata in Vietnam e rivolta a tutte le donne convolate a nozze "per corrispondenza" con scapoli sudcoreani, i quali, per via del loro basso reddito e del mito del successo economico nel Paese, hanno difficoltà a trovare come moglie una connazionale.

Negli ultimi 15 anni, in Corea del Sud, c'è stato un boom di questo genere di matrimoni, ma ultimamente sta sorgendo un problema: troppe unioni finiscono tanto velocemente quanto sono iniziate.

Il corso di tre giorni - Il corso, che si tiene nel consolato sudcoreano di Ho Chi Minh e può durare uno o tre giorni, a seconda delle possibilità economiche delle 'alunne', non è obbligatorio ma il certificato che viene rilasciato aiuta nelle procedure per il visto. Idealmente, sostengono alcuni funzionari della scuola, le lezioni dovrebbero durare di più, ma molte delle donne che li frequentano, venendo da fuori, non possono permettersi il costo dell'albergo.

Finanziamento del governo - "Parlando francamente, questa non è istruzione, questo è orientamento" ha spiegato Kim Ki-young, la cui Asia Cultural Exchange Foundation gestisce la scuola con 80mila dollari annuali finanziati dal governo di Seul.

Il matrimonio, più di ogni altro fattore, sta cambiando l''aspetto' della Corea del Sud: circa venti anni fa il Paese era etnicamente omogeneo, come lo è attualmente la Corea del Nord. Ma adesso gli stranieri sono circa il 3% della popolazione sudcoreana e decine di migliaia di donne, in prevalenza da Cina e sudest asiatico, ogni anno arrivano nel Paese dopo essersi sposate.

Famiglie multiculturali - Il governo sudcoreano sembra accogliere positivamente questo particolare flusso migratorio e ha anche aumentato il bilancio per le famiglie multiculturali, creando centinaia di centri assistenza in tutto il Paese. Ad aprile, però, il ministero della Giustizia ha stabilito che le mogli dei cittadini sudcoreani riceveranno il visto per il Paese solo se condividono almeno una lingua con i partner.

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