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Offensiva di terra a Gaza, Netanyahu: "Amplieremo le operazioni". I morti palestinesi salgono a 274

18 luglio 2014 | 09.12
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Abbas: "Porterà solo morte". Tra le vittime anche un neonato e due bambini. Ucciso un soldato israeliano. Sono 143 gli obiettivi colpiti, tra cui 20 postazioni per il lancio di razzi e nove tunnel. Appello del Papa: "Cessi ogni ostilità". Merkel: "Israele ha diritto all'autodifesa"

(Xinhua)
(Xinhua)

Va avanti l'operazione di terra lanciata da Israele giovedì notte a Gaza. Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato un prossimo ampliamento dell'offensiva nella Striscia. "Le istruzioni all'esercito da parte mia e del ministro della Difesa, dopo l'approvazione del gabinetto, sono di prepararsi per un significativo ampliamento dell'operazione di terra. Il capo di Stato maggiore e le Forze Israeliane di Difesa (Idf) si stanno preparando di conseguenza", si legge in una dichiarazione del primo ministro diffusa dal quartiere generale dell'Idf a Tel Aviv, secondo quanto riferiscono i siti israeliani.

"La scorsa notte le nostre forze hanno avviato un'operazione di terra per distruggere i tunnel dei terroristi - ha detto ancora Netanyahu, citato dalla televisione israeliana- dato che non è possibile occuparsi di questi tunnel solo con l'aviazione, i nostri soldati lo stanno facendo ora sul terreno". "Israele - ha ricordato ancora Netanyahu - ha accettato sia la proposta egiziana di tregua che la richiesta Onu di una pausa umanitaria... in entrambi i casi Hamas ha continuato a lanciare missili".

Abbas - Per il leader dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, le operazioni di terra nella Striscia di Gaza causeranno solo "morte" e complicheranno i tentativi di risolvere il conflitto attraverso la diplomazia. "Israele deve fermare le sue operazioni di terra nella Striscia di Gaza", ha detto Abbas. "Questa operazione - ha aggiunto - porterà solo altro spargimento di sangue e complicherà la situazione".

Il leader dell'Autorità nazionale palestinese ha invitato il movimento islamico di Hamas ad accettare la proposta egiziana per una tregua nella Striscia di Gaza. "Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco. Anche noi (palestinesi, ndr) dobbiamo accettarla, così da mettere Israele alle strette", ha affermato Abbas nel corso di una conferenza stampa a Istanbul con il presidente turco, Abdullah Gul. Il leader dell'Anp ha ribadito la necessità di sostenere il piano che è stato elaborato dai "nostri fratelli egiziani su nostra richiesta".

Obama - Tutti noi dobbiamo lavorare insieme per tornare a quella situazione del cessate il fuoco che avevamo già conseguito in passato". Lo ha detto il presidente americano Barack Obama in merito alle tensioni in Medio Oriente. "Ho parlato con Netanyahu - ha aggiunto - e ho chiarito che Usa e nostri alleati sono tutti preccoccupati per l'escalation delle violenze e per la perdita di vite civili". Obama ha comunque ribadito che "abbiamo indicato che dobbiamo garantire che Israele non venga più colpita da lanci di razzi provenienti da Gaza, questa operazione di terra è stata avviata per porre fine a questo utilizzo delle gallerie sotterranee" e "ho detto a Netanyahu che siamo pronti ad ulteriori consultazioni". "Dobbiamo fare ogni sforzo perché si possa ripristinare pace", ha concluso il presidente Usa.

L'appello del Papa - Papa Francesco ha telefonato "personalmente" al presidente israeliano Shimon Peres e al presidente palestinese Abu Mazen. Il Pontefice ha condiviso con i suoi interlocutori "il bisogno di continuare a pregare e di impegnarsi per fare sì che tutte le parti interessate e quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale si impegnino per fare cessare ogni ostilità, adoperandosi in favore di una tregua, della pace e della riconciliazione dei cuori".

Gli obiettivi colpiti - Sono 143 gli obiettivi colpiti dalle forze di difesa israeliane (Idf) nell'operazione di terra lanciata giovedì notte a Gaza. Lo hanno annunciato gli stessi militari dello stato ebraico, precisando che tra gli obiettivi centrati si contano 20 postazioni per il lancio di razzi e nove tunnel. L'incursione a Gaza è cominciata giovedì intorno alle 22.00 ora locale.

Le vittime dell'offensiva di terra - Secondo fonti palestinesi, c'è anche un neonato tra le vittime, un bimbo di cinque mesi ucciso nella notte a Rafah. Tre adolescenti palestinesi sono morti in un attacco dell'artiglieria israeliana nel nord della Striscia di Gaza e due bambini sono stati uccisi dai bombardamenti delle forze di difesa israeliane nel quartiere di Shuja'iyya a Gaza, portando il bilancio delle vittime a 38 dall'inizio dell'offensiva israeliana di terra nella Striscia di Gaza, riferisce Ynet News.

E il bilancio delle vittime dell'offensiva israeliana sale a 274 morti e 2.064 feriti, riferisce tramite Twitter il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qedra.

Da quando è stata lanciata l'operazione di terra, 20 tra razzi e colpi di mortaio hanno raggiunto il territorio israeliano e altri 16 sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. "La notte è trascorsa come pianificato, ma ci aspettiamo che gli scontri principali comincino con il giorno", ha detto la fonte di Haaretz, spiegando che l'operazione coinvolge varie regioni della Striscia, da nord a sud. E' comunque il nord a essere al momento sotto l'attacco principale di tank e fanteria israeliani.

Ucciso un soldato israeliano - Nelle prime ore dell'offensiva di terra nella Striscia di Gaza, un soldato israeliano è stato ucciso e altri cinque sono stati feriti . A quanto riferisce l'esercito, citato dai siti israeliani, il soldato è stato ucciso verso le tre del mattino ora locale nel nord della Striscia e si sta esaminando l'ipotesi che sia rimasto vittima di fuoco amico.

Massima allerta a Istanbul e Ankara - Le autorità turche hanno elevato fino ai massimi livelli le misure di sicurezza intorno al consolato israeliano a Istanbul e all'ambasciata dello stato ebraico nella capitale Ankara, dopo che nella notte si sono registate violente proteste a causa dell'operazione militare in corso a Gaza.

Il ministro turco degli Esteri, Ahmet Davutoglu, ha chiesto una riunione aperta d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione nella Striscia di Gaza.

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