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Ucraina, l'Ue trova l'accordo per le sanzioni economiche alla Russia

29 luglio 2014 | 17.27
LETTURA: 3 minuti

Le misure, approvate all'unanimità, colpiranno l'accesso delle banche russe al mercato dei capitali, l'import di armi, i beni a uso sia civile che militare e le tecnologie legate all'energia. Dovrebbero entrare in vigore già mercoledì sera e saranno sottoposte a revisione dopo tre mesi

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Il Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti dell'Unione europea, ha trovato un accordo sulle sanzioni economiche da applicare alla Russia a causa dell'escalation della crisi in Ucraina. Le misure restrittive, approvate all'unanimità, colpiranno l'accesso delle banche russe al mercato dei capitali, l'import di armi, i beni a uso sia civile che militare e le tecnologie legate all'energia.

Le sanzioni saranno pubblicate domani sera sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Le misure dovrebbero entrare in vigore domani sera o venerdì. Le sanzioni saranno sottoposte a revisione dopo tre mesi.

Van Rompuy: "Segnale forte a Mosca" - Le sanzioni economiche decise oggi dall'Unione europea ''rappresentano un segnale forte ai leader della Federazione russa: destabilizzare l'Ucraina, o qualsiasi altro Stato dell'Europa orientale, comporterà costi pesanti per l'economia russa'', afferma il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy.

La Russia, spiega Van Rompuy, ''si troverà sempre più isolata a causa delle sue stesse azioni. La Ue rimane pronta a rivedere le proprie decisioni e a impegnarsi con la Russia se Mosca inizierà a impegnarsi attivamente e senza ambiguità per trovare una soluzione alla crisi ucraina''.

Kerry: "Nessuna prova che Mosca vuole fermare le violenze" - Non esiste "la minima prova" del fatto che Mosca voglia fermare le violenze e lo spargimento di sangue in corso Ucraina orientale dove i separatisti filorussi combattono contro le forze di Kiev. Ad affermarlo, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimlin, è stato il segretario di stato americano John Kerry, che da Washington ha messo in guardia Mosca dal rischio di nuove sanzioni.

Dall'Olanda la richiesta del cessate il fuoco - Il premier olandese Mark Rutte ha chiesto oggi un cessate il fuoco immediato e libero accesso al luogo dell'impatto al suolo del Boeing della Malaysia Airlines abbattuto il 17 luglio sull'Ucraina orientale, zona in cui proseguono gli scontri. Rutte ha chiesto al premier ucraino Poroshenko una tregua nei combattimenti per consentire agli esperti di svolgere il loro lavoro, ha reso noto un portavoce del governo all'Aja.

Per il terzo giorno consecutivo, un gruppo di esperti olandesi ed australiani che si trova a Donetsk non e' riuscito ad accedere al luogo della catastrofe dove deve proseguire l'opera di raccolta di pezzi dell'aereo a bordo del quale viaggiavano 298 persone, la maggior parte delle quali olandesi. Rutte ha sottolineato che in questo modo si sta perdendo del tempo prezioso.

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