Il portavoce di Catherine Ashton, alto rappresentante per la politica estera europea: "Tutti i cittadini e i giornalisti hanno il diritto di parlare liberamente e questo include il diritto di criticare le politiche di qualsiasi attore militare o politico in Iraq"
"Nessuna circostanza o motivazione può giustifcare questo genere di minacce e azioni". Così da Bruxelles il portavoce dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea Catherine Ashton ha commentato con l'Adnkronos il drammatico appello inviato con una lettera ad Aki di una giornalista irachena, sciita, minacciata di morte perché sposata a un sunnita.
"La Ue -ha detto Michael Mann- condanna tutte le minacce e le azioni contro i cittadini iracheni, indipendentemente dalla loro appartenenza etnica o religiosa, che hanno connotazioni settarie o politiche e cercano di dividere la società irachena". Nella dichiarazione da Bruxelles, il portavoce della Ashton ha quindi ricordato che "l'Ue ribadisce che i cittadini e i giornalisti iracheni hanno il diritto di parlare liberamente e questo include il diritto di criticare le politiche di qualsiasi attore militare o politico in Iraq". L'Unione europea, ha concluso Mann, "è impegnata all'unità e all'integrità territoriale dell'Iraq, che comprende il mantenimento dell'unità sociale e la solidarietà tra i cittadini iracheni".