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Iraq, inizia la missione italiana: atterrato aereo con gli aiuti umanitari

16 agosto 2014 | 10.50
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Lo comunica via Twitter l'ambasciatore italiano a Baghdad Massimo Marotti. Il ministro degli Esteri Mogherini: "Abbiamo ricevuto da parte del presidente della regione autonoma del Kurdistan una richiesta di sostegno anche con forniture militari". Commissioni parlamentari convocate il 20 agosto per decidere sulle armi ai curdi

(foto da Difesa.it)
(foto da Difesa.it)

E' atterrato il primo volo della missione italiana a sostegno alle popolazioni del Nord dell'Iraq. "Aiuti umanitari cooperazione italiana a Erbil, Iraq, con C130 Aeronautica militare. Primo volo atterrato", ha scritto su Twitter l'ambasciatore italiano a Baghdad Massimo Marotti.

"Tali risposte - si legge ancora - saranno fatte in base alle capacità e le leggi nazionali degli Stati membri, e con il consenso delle autorità nazionali irachene".

Commissione sulle armi ai curdi - Il 20 agosto si riuniranno le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, per valutare gli sviluppi dell'emergenza umanitaria in Iraq. La convocazione urgente delle quattro commissioni si è resa necessaria dopo la riunione dei ministri degli Esteri della Ue venerdì a Bruxelles, in cui si è convenuto sulla necessità di rifornire di armi la resistenza curda assediata dagli jihadisti in Iraq. Pur concordando la linea con i colleghi europei, il ministro degli Esteri Mogherini ha tuttavia puntualizzato che, su un impegno di questo genere e di questa portata, "l'Italia avrebbe dovuto convocare il Parlamento per prendere una decisione", riporta il parlamentare del Pd Nicola Latorre.

La richiesta del Kurdistan - "Noi - aveva detto ieri il ministro degli Esteri - abbiamo ricevuto da parte del presidente della regione autonoma del Kurdistan Barzani una richiesta di sostegno anche con forniture militari. Perché è evidente che la minaccia dell'azione di Isis è una minaccia che può arrivare fino al cuore dell'Europa e quindi crediamo che ci sia non soltanto una responsabilità morale dei nostri governi e dei nostri parlamenti, ma anche un interesse nazionale ad agire per contrastare questo fenomeno in tutti i modi che possono essere più efficaci, compreso quello del sostegno attraverso delle forniture di materiale militare".

Il capo della diplomazia italiana ha poi sottolineato che "questa è una decisione che prenderemo avendo coinvolto il Parlamento".

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