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Ucraina, il Cremlino: "Pronti a ritorsioni contro Usa e Ue in caso di nuove sanzioni"

19 agosto 2014 | 13.19
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Mosca: "Se i nostri partner continuano con le loro pratiche non costruttive verranno sviluppate delle misure aggiuntive". Le autorità ucraine hanno reso noto di aver recuperato i corpi di 17 civili uccisi nell'attacco contro un convoglio di sfollati dalla città di Luhansk

(Xinhua)
(Xinhua)

La Russia è pronta a nuove ritorsioni se gli Stati Uniti e l'Unione europea proseguiranno con la loro politica di sanzioni per punire l'appoggio fornito da Mosca ai ribelli filo russi ucraini. E' quanto minaccia il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Ria Novosti, affermando che Mosca "sta valutando diverse varianti. Abbiamo detto più volte che la Russia non è una sostenitrice del linguaggio delle sanzioni e non siamo stati noi ad iniziare". Peskov ha poi concluso minacciando, "se i nostri partner - ha aggiunto - continuano con le loro pratiche non costruttive e perfino distruttive, verranno sviluppate delle misure aggiuntive".

Proseguono le violenze nel Paese - Le autorità ucraine hanno reso noto di aver recuperato i corpi di 17 civili uccisi nell'attacco contro un convoglio di sfollati dalla città di Luhansk avvenuto lunedì mattina fra le località di Khryashchuvatye e Novosvitlivka, una zona al centro dei combattimenti fra le forze di Kiev e i separatisti.

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Andriy Lysenko ha precisato che sono stati recuperati anche sei feriti, di cui tre in condizioni gravi. Ancora non sono state diffuse immagini del convoglio colpito (una colonna di mezzi militari con bandiere bianche) e non ci sono conferme indipendenti dell'attacco attribuito ai separatisti che invece negano ogni responsabilità.

Gli aiuti umanitari russi - Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha concordato con il presidente della Croce rossa Peter Maurer le misure necessarie "da adottare nelle prossime ore" per riuscire a inviare gli aiuti umanitari russi diretti all'est dell'Ucraina bloccati alla frontiera nella regione di Rostov, rende noto il ministero degli esteri a Mosca in seguito a una telefonata fra Lavrov e Maurer. La Croce rossa auspica di riuscire a risolvere le questioni ancora aperte entro mercoledì, ha spiegato una fonte dell'organizzazione citata dall'agenzia russa Interfax. Mosca ha organizzato il convoglio di 280 camion con 2mila tonnellate di aiuti diretti a Luhansk.

Incontro Putin- Poroshenko - Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Petro Poroshenko si incontreranno a Minsk il 26, in occasione di un vertice fra Unione europea, Ucraina e Unione doganale (di cui fanno parte Russia, Kazakhstan e Bielorussia). Il Cremlino si è limitato a precisare che a margine della riunione "si svolgeranno diversi incontri bilaterali".

Diplomazia al lavoro - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha parlato telefonicamente con Poroshenko di quanto avvenuto recentemente in Ucraina. Oltre ad esprimere la propria preoccupazione per la situazione della sicurezza, si legge in un comunicato, Barroso ha condannato l'attacco contro un convoglio di sfollati interni.

Jeffrey Feltman, il sottosegretario generale dell'Onu per gli Affari politici sarà martedì a Kiev per incontrare le autorità ucraine e tentare di favorire una conclusione pacifica del conflitto che sta insanguinando le regioni sud orientali del Paese. Come riporta l'agenzia Itar Tass, Feltman, che rappresenta direttamente il segretario generale Ban Ki-moon, si tratterrà nella capitale ucraina fino a venerdì e avrà colloqui con i massimi vertici del Paese.

Angela Merkel sabato sarà invece in visita a Kiev per discutere della crisi. Lo hanno confermato l'ufficio della cancelliera tedesca e il ministro degli Esteri ucraino, Pavlo Klimkin. Merkel, ha riferito la sua portavoce, ha ricevuto un invito dal presidente ucraino Petro Poroshenko.

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