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Raid su Gaza, ancora vittime tra i bambini. Razzo contro l'aeroporto di Tel Aviv

21 agosto 2014 | 08.35
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Negli attacchi dell'esercito israeliano morti anche tre comandanti delle brigate al-Qassam. Onu: riprendere i negoziati al Cairo. Israele pronto a richiamare 10mila riservisti. Hamas: "Attaccheremo l'aeroporto di Tel Aviv"

(Xinhua)
(Xinhua)

Le brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno annunciato di aver lanciato un razzo contro l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. In una nota, il gruppo militante islamico ha affermato che i suoi combattenti hanno sparato un razzo M75 contro lo scalo, situato 15 chilometri a sud-est di Tel Aviv. Secondo la radio israeliana, decine di voli al Ben Gurion sono stati "riprogrammati" per "motivi di sicurezza".

E' di 18 palestinesi morti, tra cui quattro bambini, il bilancio di una nuova ondata di raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo ha riferito sul suo account Twitter il portavoce del ministero della Sanità palestinese a Gaza, Ashraf al-Qidra.

Secondo il responsabile, un bambino ha perso la vita in un raid nel nord dell'enclave palestinese, mentre altri tre sono morti ad an-Nafaq, un sobborgo di Gaza City. Tra le vittime si contano anche tre comandanti delle brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas. Secondo al-Qidra, sono 2.065 le vittime nella Striscia di Gaza dall'inizio delle operazioni militari israeliane.

L'esercito israeliano ha comunicato di aver colpito 20 obiettivi nella Striscia a partire da mezzanotte, tra cui postazioni lanciamissili ed edifici dove venivano prodotte armi. Mentre il sito d'informazione Ynet riferisce che il governo israeliano è pronto a richiamare 10mila riservisti dell'esercito.

In una nota diffusa dal braccio armato del movimento islamico palestinese, citata da 'Ynet', si legge che l'uccisione dei tre comandanti "aumenterà la determinazione" di Hamas. "Israele pagherà a caro prezzo i crimini commessi contro il popolo palestinese", si sottolinea nel comunicato. L'annuncio dell'eliminazione dei tre comandanti, prosegue la nota, non farà altro che "aumentare la determinazione (dei combattenti di Hamas, ndr) nel continuare la loro missione".

Le brigate al-Qassam hanno ammesso che tre dei loro comandanti hanno perso la vita negli attacchi israeliani. Si tratta di Mohammed Barhoum, Raed al-Atar, comandante della Divisione Rafah, e Mohammed Abu Shmallah, comandante della Divisione Meridionale.

Intanto il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha incontrato a Doha l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani, e il leader in esilio di Hamas, Khaled Mashaal. Lo ha riferito una fonte dell'Anp ad Aki-Adnkronos International, precisando che all'incontro hanno partecipato anche membri di Hamas e Fatah della delegazione palestinese al Cairo.

Secondo la fonte, rimasta anonima, durante i colloqui si è parlato delle iniziative da mettere in campo per "raggiungere un cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza. Abbas ha sottolineato in particolare la necessità di "sostenere" la proposta di pace egiziana. La fonte ha quindi precisato che è in corso un'intensa azione diplomatica per far riprendere i negoziati indiretti tra israeliani e palestinesi al Cairo. Proprio nella capitale egiziana è atteso venerdì Abbas per un colloquio con il presidente Abdel Fattah al-Sisi.

Mashaal, in un'intervista all'agenzia turca Anadolu, ha dichiarato che "ciò che Israele ha fatto nella Striscia di Gaza negli ultimi 45 giorni è un autentico olocausto. Stanno uccidendo bambini e hanno distrutto quartieri residenziali, moschee, ospedali e scuole dell'Unrwa". "Israele sta replicando quello che Hitler ha fatto anni fa", ha affermato Mashaal, ricordando che "oltre duemila" palestinesi, "un quarto dei quali bambini", sono morti nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza.

Il presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il rappresentante britannico Mark Lyall Grant, ha detto che le delegazioni palestinese e israeliana devono ritornare al tavolo dei negoziati indiretti al Cairo per "raggiungere urgentemente una tregua stabile e sostenibile". Tutte le parti devono impegnarsi per "evitare che la situazione degeneri e raggiungere un'immediata tregua umanitaria", ha precisato Grant, citato dai media Usa.

I negoziati nella capitale egiziana sono stati interrotti martedì pomeriggio a seguito del lancio di tre razzi dalla Striscia di Gaza contro Israele e del conseguente ritiro della delegazione dello Stato ebraico.

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