Dopo le critiche da Israele la catena spagnola ritira la maglietta
La catena di negozi di abbigliamento spagnola "Zara" è finita nella bufera a causa di una maglietta per bambini a strisce con una stella gialla che secondo molti ricorda tristemente l'uniforme indossata dagli ebrei nei campi di concentramento. Dopo le critiche arrivate da Israele, riprese anche dal quotidiano Haaretz, la casa di moda spagnola ha ritirato la maglia dai negozi e si è scusata, con un messaggio tradotto in varie lingue, sul suo sito e sui social network con chi ha potuto involontariamente offendere.
Si è trattato di un'offesa involontaria, ha voluto sottolineare comunque Zara spiegando che la stella cucita sulla maglia intendeva essere quella dello sceriffo dei film western. Tanto che, si è difesa ancora la casa di moda spagnola, sulla stella è anche stampata la parola 'sheriff'.
Non è la prima volta che Zara inciampa in incidenti di questo tipo: nel 2007 era scoppiata la polemica per delle borse che avevano dei disegni stampati che sembravno svastiche. Anche in quel caso Zara ritirò l'articolo, spiegando che le borse erano state realizzate da una società appaltatrice in India, ed i disegni non erano svastiche ma la croce a quattro braccia inclinate che in India è un antico simbolo di prosperità e fortuna.
