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Usa, bambina di 9 anni al poligono uccide l'istruttore con una mitraglietta

27 agosto 2014 | 13.59
LETTURA: 3 minuti

La piccola ha sparato accidentalmente alla testa all'uomo che le stava mostrando come utilizzare una pistola mitragliatrice Uzi. Sul web il video del tragico incidente. La psichiatra: Internet fa da proiettore alla violenza, il governo intervenga

Fermo immagine del video diffuso dallo sceriffo della Contea di Mohave e ripreso dai media americani
Fermo immagine del video diffuso dallo sceriffo della Contea di Mohave e ripreso dai media americani

Un istruttore in un poligono di tiro in Arizona è morto dopo che una bambina di 9 anni gli ha sparato accidentalmente alla testa con una pistola mitragliatrice Uzi, mentre le stava mostrando come utilizzarla. Lo riferiscono i media locali, che citano l'ufficio dello sceriffo della Contea di Mohave, precisando che Charles Vacca, 39 anni, è stato colpito lunedì mattina e trasportato in un centro medico di Las Vegas, dove poi è stato dichiarato morto poco prima delle 21 locali.

La tragedia al poligono, con tanto di video, avvenuta in Arizona dove una bambina di 9 anni ha ucciso con una mitraglietta l'istruttore solleva le polemiche degli psichiatri. Motori di ricerca "e social network fanno da proiettore alla violenza. Inconcepibile mandare il video della bambina che uccide il suo istruttore di poligono", denuncia Donatella Marazziti, docente di psichiatria all'Università degli studi di Pisa. "Non abbiamo più fiato nel chiedere una regolamentazione a questo ginepraio di internet nel quale scorrono immagini di violenza senza nessuna censura: oggi è il caso dell'assurdo omicidio compiuto da una bambina nei confronti del suo istruttore di poligono negli Usa, il cui video gira tranquillamente su tutti i social network", continua Marazziti. Più in generale, l'esperta denuncia come "siamo circondati da continue notizie di efferatezza che possono provocare emulazione nei più giovani e nei più fragili e che indirettamente legittimano la violenza". Da qui l'appello al governo italiano: "Chiediamo al governo di farsi portavoce presso la Comunità Europea per chiedere sanzioni durissime nei confronti di tutti gli operatori di rete che si macchino di queste sconcezze. Chiediamo la stessa cosa all'Agcom: agire giustamente nei confronti dei film mandati in onda dalle televisioni e non fare nulla su internet è un controsenso a tutti gli effetti ".

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